Corporea, il museo del corpo umano: così rinasce Città della Scienza.
Quattro anni dopo il rogo dello Science Centre di Bagnoli, Città della Scienza rinasce con Corporea, il primo museo interattivo del corpo umano in Europa.
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Il 4 marzo 2013 un vasto incendio danneggiò quattro dei sei capannoni di Città della Scienza. Dopo quattro anni, quel gioiello risorge dalle ceneri nelle quali rischiava di scomparire a causa di quelle bombe scagliate senza pietà contro il suo presente ed il suo futuro. Quel futuro sta per iniziare, nonostante tutto. Il conto alla rovescia è ormai giunto alle battute finali. Ancora pochi granelli di sabbia aspettano di posarsi alla base di quella clessidra che ha scandito inesorabilmente il tempo necessario per assistere alla resurrezione.
È la rinascita della scienza. Il rinnovamento della conoscenza, messa duramente alla prova quattro anni fa.
Il 4 marzo 2017 diviene una data simbolica – come sottolineato anche dal fondatore e presidente di Città della Scienza Vittorio Silvestrini – nella quale tutti possono riconoscersi come parte di una società che affonda le radici del proprio progresso nella diffusione del sapere scientifico.
In questi quattro anni il percorso è stato tutt’altro che semplice. Indagini, raccolte fondi per la ricostruzione, flash mob di sensibilizzazione. In sottofondo un sogno da inseguire, un futuro da plasmare. Di nuovo, un’idea da concretizzare.
Ed è così che (ri)nasce Città della Scienza. Corporea è il primo museo interattivo del corpo umano interamente dedicato ai molteplici aspetti della salute, della prevenzione e delle tecnologie biomedicali. Il primo in Italia e in Europa. Un vero e proprio punto di riferimento non solo per lo studio del corpo umano, ma anche per la promozione della salute. Un luogo volto ad incentivare e a stimolare la ricerca scientifica e tecnologica.
I numeri.
La mostra di Corporea si estende su più di 5 mila metri quadrati progettati dall’architetto Massimo Pica Ciamarra. Ben 14 isole tematiche ed oltre 100 postazioni, esposizioni e macroinstallazioni illustreranno i meccanismi più reconditi del corpo umano attraverso i moderni e sofisticati strumenti multimediali e digitali. Sono state già registrate 180 mila prenotazioni. L’obiettivo è arrivare a 250mila visitatori all’anno.
Il viaggio.
Il fine di Corporea è quello di studiare il corpo umano come un organismo in equilibrio dinamico nel quale il funzionamento di ogni singolo sistema non garantisce il corretto funzionamento dell’intero complesso e fondamentale risulta, quindi, l’interrelazione reciproca tra sistema e sistema. Si tratta di una concezione olistica che, alla luce dell’approccio scelto dalla medicina negli ultimi decenni, darà conto delle complesse interrelazioni responsabili del funzionamento globale del corpo.
La novità è l’interattività, ovvero la possibilità per il visitatore di sperimentare in prima persona i fenomeni all’interno delle isole tematiche.
Ad ogni angolo, i visitatori interagiranno con robot, postazioni multimediali ed open lab. Incontreranno esperti, tecnici, ricercatori e scienziati. Avranno a che fare con esperimenti, prove e giochi. Saranno protagonisti assoluti – o veri e propri artefici – del viaggio. Obiettivo: capire gli ingranaggi più fini della macchina umana.
Potranno mettere alla prova il sistema muscolo – scheletrico mediante un avatar che mostrerà quali muscoli e ossa vengono coinvolti nei vari movimenti.
Si troveranno catapultati all’interno delle arterie alla scoperta dell’apparato cardiocircolatorio e potranno osservare dall’interno il sangue che scorre. Non solo. Il visitatore avrà la possibilità di percepire in maniera tangibile il battito del proprio cuore. Basterà sedersi e toccare una barra dotata di sensori davanti ad una vetrina riempita di sabbia. I sensori, misurando la frequenza cardiaca, invieranno tale informazione alla sabbia che comincerà a “ballare” al ritmo del cuore.
Ancora, si potrà compiere un viaggio insieme al cibo, scoprendo tutte le fasi della digestione in ordine cronologico.
Nell’isola dedicata al sistema sensoriale, ci si potrà stendere su un letto di chiodi, alla scoperta dei recettori distribuiti nella pelle.
Nello spazio dedicato all’equilibrio termodinamico del corpo, vi sarà un exhibit con una termocamera che, riprendendo il visitatore, sarà in grado di verificare quali parti del suo corpo sono calde e quali invece a temperatura più bassa. E in una sfida con un altro visitatore, si potrà scoprire quanta energia serve per bruciare le calorie contenute in una nocciolina.
Non si poteva dimenticare il miracolo della vita. All’interno dell’isola dedicata al sistema riproduttivo, si scoprirà come nasce una nuova vita. Un diario lungo nove mesi. Dal concepimento alla nascita. Quaranta settimane nelle quali si svilupperà ogni singolo organo/apparato. Anche in questo caso, si potrà vivere il tutto in forma interattiva. Due sagome femminili, con le pance di diverse dimensioni, spunteranno da una parete dell’exhibit. Il visitatore potrà applicare una sorta di sonda ecografica e muoverla su ciascuno dei due ventri. Su due schermi adiacenti vedrà rispettivamente l’immagine tridimensionale di un embrione e quella di un feto.
Il robot Felix, all’interno dell’isola del sistema endocrino, terrà compagnia a tutti coloro che andranno a fargli visita e riprodurrà le espressioni facciali di chi lo guarderà, simulando il meccanismo dei neuroni – specchio.
Protagonista fondamentale sarà anche il DNA. Sarà possibile inserire nel sistema le proprie caratteristiche fisiche, ricavando le relative informazioni genetiche.
Il sistema immunitario funzionerà, invece, come un videogame multiplayer. Vincerà solo chi riuscirà a debellare microbi e agenti patogeni.
Due grandi modelli 3D del cervello consentiranno ai visitatori di attivare diverse aree cerebrali attraverso 4 postazioni multimediali. E si potrà anche comprendere il funzionamento della memoria a breve termine.
Le dichiarazioni dei protagonisti.
A coordinare le attività di Corporea vi sarà il Prof. Maurizio Bifulco, Presidente della Facoltà di Farmacia e Medicina dell’Università degli Studi di Salerno. Forte del suo importante curriculum scientifico, ha ricevuto il prestigioso incarico di Responsabile Scientifico di Corporea.
“Questa suggestiva struttura – sottolinea il Prof. Bifulco dalle pagine de “La Repubblica” – mi ha subito attratto ed affascinato. La scelta del 4 marzo non è casuale. Vi è un collegamento simbolico con la data dell’incendio che distrusse il Science Centre. A volte le avversità possono distruggere i sogni. Altre volte danno una forza ed una convinzione maggiore, fornendo l’occasione per un nuovo inizio. È proprio quello che è successo a Città della Scienza dopo l’incendio, un evento drammatico al quale tutti coloro che vi lavorano hanno risposto con determinazione continuando a credere ancora di più nel progetto e a porsi nuovi obiettivi, tra cui la nascita di Corporea. Sarà un luogo di incontro ideale tra il mondo della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in campo biomedico e il pubblico. Le attività che si svolgeranno – continua Bifulco – coinvolgeranno studenti, famiglie, insegnanti, operatori della salute e tutti i cittadini interessati a scoprire i misteri del corpo umano. È un programma intenso, con obiettivi importanti nel campo della biomedicina in una città come Napoli che vanta un elevato numero di istituzioni di ricerca scientifica di alto profilo ed una solida tradizione in questo settore. Grande merito va sicuramente a Vittorio Silvestrini, fondatore e presidente della cittadella scientifica di Bagnoli. Romagnolo per nascita, ma ormai napoletano per scelta. Scelta rivelatasi preziosa per la nostra città.”
Il programma di Corporea si rivela ambizioso fin dalla prima giornata di apertura al pubblico. Per domenica 5 marzo sono previste visite guidate, laboratori e due speciali approfondimenti su genetica e biologia cellulare.
Appuntamento, dunque, questo pomeriggio alle 18 in via Coroglio per iniziare ufficialmente l’entusiasmante viaggio all’interno del nostro corpo.
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