1 Giugno 2022 - 13:36

Niente più mascherine e green pass per entrare nelle sale

A partire da domenica 1° maggio, stando a quanto definito dal decreto Covid rilasciato dal Governo Draghi il 24 marzo, il Green Pass ha iniziato il suo percorso di abbandono in tantissimi luoghi, tra i quali anche le sale giochi, quelle scommesse, i bingo e i casinò.

sale

A partire da domenica 1° maggio, stando a quanto definito dal decreto Covid rilasciato dal Governo Draghi il 24 marzo, il Green Pass ha iniziato il suo percorso di abbandono in tantissimi luoghi, tra i quali anche le sale giochi, quelle scommesse, i bingo e i casinò.

Se questo può essere anche un espediente per accogliere un maggior numero di pubblico dopo due anni, non si arresterà invece la controparte online.

Avendo incrementato la propria affluenza, grazie alle limitazioni delle sale fisiche, ora il gioco online sembra inarrestabile e infatti nascono sempre nuovi casino con bonus senza deposito. Un motivo in più per mantenere i vecchi clienti, ma anche per invogliarne di nuovi ad unirsi a questo mondo virtuale. In rete, inoltre, è anche possibile trovare le slot più generose, oltre a numerose opportunità che possono catturare l’attenzione.

Come detto, da questa settimana la “forza” del Green Pass ha iniziato a venire meno dato che, né in versione base né in versione rafforzata, verrà richiesto ovunque, come accaduto fino al termine di aprile. Ad ora, infatti, la certificazione verde dovrà essere esibita solo nel caso in cui si acceda all’interno degli ospedali o delle Rsa. In questi luoghi, inoltre, continueranno ad essere ammessi soltanto i titolari di Green Pass rafforzato, ottenibile mediante vaccinazione o guarigione dal Covid.

L’obbligo in queste strutture resterà fino al termine dell’anno, come definito dal decreto. La certificazione verde, in più, potrebbe essere ancora richiesta qualora si avesse intenzione di viaggiare negli altri Stati dell’Unione Europea. Nonostante diverse nazioni abbiano già allentato restrizioni e controlli da diversi mesi, potrebbe ancora essere necessario il pass per entrare in alcuni luoghi o direttamente nei paesi stessi.

Non solo cambiamenti in merito ai luoghi in cui bisognerà esibire il Green Pass, ma sono state aggiornate anche le linee guida per l’utilizzo delle mascherine. Oltre alle varie sale giochi, scommesse, bingo e casinò, il dispositivo di protezione in questione non sarà più obbligatorio all’interno di diversi luoghi al chiuso come bar, ristoranti, supermercati e negozi.

Invece, è stata estesa l’obbligatorietà dell’utilizzo delle mascherine nei mezzi di trasporto pubblico locale, come ad esempio l’autobus, il tram e la metro, ma anche quelli a lunga percorrenza, come i treni, gli aerei e le navi. Inoltre, saranno richieste anche a teatro o nelle sale da concerto, oppure al cinema e in tutti quei luoghi dove si svolgono competizioni sportive al chiuso. Niente più obbligo, dunque, all’interno degli stadi.

E ancora, i dispositivi di protezione delle vie aeree saranno ancora obbligatori anche nei luoghi in cui sono presenti musica dal vivo o spettacoli di intrattenimento, ma anche – come per la questione Green Pass – negli ospedali e nelle Rsa. Infine, fino al termine dell’anno scolastico, le mascherine dovranno essere indossate all’interno delle scuole dal corpo docente, personale Ata e studenti.

Entrando nello specifico, sarà richiesto l’utilizzo di mascherine di tipo FFP2 nei locali legati all’ambito sanitario – sia che si tratti di personale, sia che si parli di visitatori o utenti -, nei mezzi di trasporto sia locale che interregionale, ma anche all’interno di teatri e cinema.

È decaduto anche l’obbligo per quanto riguarda tutti i luoghi di lavoro, anche se rimane la raccomandazione di utilizzo di questi dispositivi medici al chiuso oppure in aree molto affollate. Purtroppo, la pandemia di Covid-19 non è stata ancora sconfitta e quindi è richiesta sempre la massima precauzione da parte di ogni singolo individuo, per evitare l’aumento dei casi.

Con questo cambiamento si torna dunque verso una normalità più simile a quella che si conosceva prima di marzo 2020, anche se ancora ben lontana dalla stessa, entrando di fatto in un periodo di convivenza con il virus.

Resta l’obbligo vaccinale per il personale sanitario e socio-sanitario fino al 31 dicembre, mentre scadrà il 15 giugno per i docenti di scuole e università, forze dell’ordine e lavoratori sopra i 50 anni.