3 Maggio 2016 - 16:43

Aleppo, ribelli anti-Assad colpiscono ospedale

Aleppo, ribelli anti-Assad colpiscono ospedale

Raid contro l’ospedale di Aleppo ad opera di un gruppo di ribelli siriani: circa una decina le vittime nell’attacco

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La Tv di stato siriana afferma che i ribelli della coalizione anti-Assad abbiano colpito un ospedale civile, provocando 14 morti e 10 feriti. Questi sono i dati forniti anche dall’agenzia governativa di Saba, la quale parla addirittura di un vero e proprio bombardamento contro l’ospedale di Al Dbait. Non è la prima volta che la coalizione anti-Assad, appoggiata dalle forze occidentali, crea scompiglio e semina ingiustizia fra le strade di Aleppo. L’Ondus, (Osservatorio Nazionale per i Diritti Umani), sottolinea come i bombardamenti dei ribelli siriani abbiano mietuto 19 vittime e ferito 80 persone fra le varie zone della città. Perfino la stessa Onu ha criticato l’atteggiamento di imprudenza del Free Syrian Army: l’inviato Staffan de Mistura hAleppoa preteso il rispetto dell’accordo Russia/Usa sulla cessazione delle ostilità in Siria. Non a caso, il Cremlino e Washington hanno da tempo avviato le trattative per una tregua fra le parti, in vista di un nemico comune, lo Stato Islamico. La polemica del referente Onu è stata oggetto di acclamazione da parte del Ministro degli Esteri Sergej Lavrov, il quale ha esortato tutte le parti in causa a rispettare il “cessate il fuoco” in maniera esemplare.

L’Esercito Siriano Libero riveste un ruolo ambiguo nel novero delle forze politiche e militari in campo, dal momento che esso si proclama come milizia combattente contro il governo del presidente Assad, facendo tuttavia il gioco dei Paesi democratici dell’asse atlantico (NATO), i quali hanno un enorme interesse economico nel far cadere l’establishment anti-occidentale attualmente egemone. Non a caso, la Siria costituisce una delle roccaforti di resistenza anti-atlantista ancora presenti in Medioriente, insieme all’Iran, dopo la nota “primavera araba” del 2011, che ha visto cadere, per coincidenza o meno, tutte le leadership politicamente poco fedeli all’Occidente.

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