3 Maggio 2016 - 16:15

L’Europa vista dall’Italia: il Ministro Padoan alla Sapienza

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Oggi, alla Facoltà di Economia della Sapienza, l’incontro I progressi dell’Unione economica e monetaria. L’agenda vista dall’Italia, al quale è intervenuto il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan

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L’evento ha avuto come scopo il dibattito sull’UEM (Unione Economica e Monetaria): i progressi e le battute di arresto, dovute alla crisi economica e alle divergenze tra gli Stati, il tipo di lavoro che la Commissione Europea ha svolto e continuerà a svolgere. In aggiunta si è parlato di quale sia il ruolo dell’Italia, con ospiti di altro livello, primo fra tutti il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan.

L’incontro è stato aperto dai saluti istituzionali del Magnifico Rettore della Sapienza Eugenio Gaudio e di Giuseppe Ciccarone, Preside delle Facoltà di Economia dell’Ateneo, a intervenire subito dopo sono stati Antonia Carparelli, membro della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e Francesco Gui, docente ordinario di storia moderna presso La Sapienza, che hanno introdotto le tematiche e le questioni legate all’UEM. A seguire ha preso la parola Marco Buti, Direttore Generale del settore Affari Economici e Finanziari della Commissione Europea, che ha mostrato quale sia la situazione attuale dell’UEM in particolare a seguito dei recenti eventi migratori e la messa in discussione degli accordi di Schengen. Il trattato è a rischio a causa dei flussi migratori talmente consistenti da mettere in difficoltà gli Stati dell’Unione, alcuni dei quali hanno reagito spesso con la chiusura delle frontiere.

Sulla questione Schengen ha parlato anche il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan:padoan

“Quello che sta succedendo con la rimessa in discussione di Schengen – ha detto il Ministro – è più pericoloso della crisi dell’euro, perché non dipende dalle performance macroeconomiche, ma mette al centro le idee dell’UE, con il rischio del prevalere delle visioni nazionali” [fonte Adnkronos].  Il Ministro ha poi proseguito dicendo che sicuramente quella dei migranti è una delle sfide più difficili che l’Europa si ritrova a affrontare, dal momento che in molti paesi confinanti non ci sono più condizioni di vita dignitose e questo porta le popolazioni vicine a vedere l’Europa come un rifugio sicuro, tuttavia, nonostante i recenti avvenimenti, i flussi migratori non devono essere visti negativamente perché costituiscono dei benefici per la produttività dell’UE. Serve quindi una reciproca fiducia tra Stati poiché, ha ribadito il Ministro “L’Europa in questa fase eccezionale rischia come forse non ha mai rischiato da quando è nata”. L’intervento si è concluso con un appunto sulla politica fiscale, riguardo alla quale Padoan ha affermato che potrebbe essere possibile renderla più favorevole, con soluzioni positive per tutti, ma con un cambio delle regole e istituzioni nuove.

L’incontro è poi proseguito con l’intervento di due giovani ricercatori, Valentina Gullo e Fabrizio Patriarca, in modo da presentare anche l’opinione di studenti e, più in generale, di cittadini.
In conclusione in tarda mattinata ha avuto luogo un panel di discussione moderato da Roberto Garofoli, Capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia e Finanza, a cui hanno partecipato, tra gli altri, Maurizio Franzini e Annamaria Simonazzi, docenti del Dipartimento di Economia e Diritto della Sapienza e Adriana Cerretelli, editorialista de Il Sole 24 Ore.  [ads2]