13 Settembre 2019 - 11:16

Alex Sandro si racconta: “Aiutare la mia famiglia fu la mia prima vittoria”

Alex Sandro, Juventus

Alex Sandro ritorna sul suo passato in una lunga  intervista: “Quando spendo 300 euro in una sera mi vengono i sensi di colpa”

Alex Sandro ha raccontato qualche aneddoto della sua storia in una lunga intervista al microfono di Raiam Santos. Il terzino della Juventus ha raccontato della sua difficile adolescenza nel suo quartiere brasiliano e dei suoi primi calci a pallone.

Il calciatore ha affermato che i suoi primi veri tre punti li conquistò aiutando la famiglia: “La mia prima grande vittoria raggiunta grazie al calcio fu quando risparmiai 300 dollari e li diedi ai miei genitori per dipingere la facciata della casa. Avrei potuto comprare qualcosa, ma dovevo aiutare la mia famiglia”.

“Quando entrai a far parte delle giovanili dell’Atletico Paranaense, a 15 anni, guadagnavo solo 100 dollari al mese. Il club però mi offriva tutto: alloggio, cibo e lezioni scolastiche, quindi di quei soldi ne spendevo 50 e il resto lo conservavo. Molte volte esco con la mia famiglia e mi capita di spendere 300 o 400 euro, poi mi chiedo a quanti real brasiliani equivalgono sentendomi un po’ in colpa per aver speso così tanti soldi in una sola sera”.

Il terzino della Juve parla di tutto, anche della sua infanzia:Nel mio quartiere non è stato agevole crescere. Tanti miei coetanei sono in carcere, altri hanno preso brutte strade con la droga. Ricordo che andavamo a giocare a calcio, quando avevo 12 anni, e alcuni miei compagni prima della partita si fumavano una canna o tiravano cocaina. Non scherzo, erano seduti proprio accanto a me. Per fortuna la mia famiglia e gli amici più cari mi hanno sempre tenuto sulla retta via“.

L’intervista termina con una battuta sul calciatore più difficile da marcare per Alex Sandro. “In Portogallo, poi, affrontai il giocatore più difficile da marcare che ho incontrato nella mia vita: Douglas Costa“.