Android e Chrome OS verso la convergenza
Che Google stia puntando a conquistare il mercato PC? Android e Chrome OS convergono, si avvicinano e cambiano le carte il tavola
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Google, è risaputo, non teme di lanciare sfide. Lo ha fatto tempo addietro, cimentandosi nel lancio di un nuovo sistema operativo per telefoni cellulari (Android), conquistando un notevole spazio ed un ruolo di primaria importanza nel mercato globale, poi acquisendo diverse società e sviluppando progetti parallelamente.
Importante fu, qualche tempo fa, la scelta di proporre i Chromebook, laptop con specifiche hardware contenute, prezzo ridotto e capaci di funzionare grazie ad un sistema operativo snello e legato ad internet.
Se, da un lato, i Chromebook in Italia (ed in Europa) hanno avuto poco spazio di crescita, a favore di Microsoft e Apple, negli Stati Uniti hanno avuto modo di approcciare alle nuove generazione grazie alle scuole. Il basso costo d’acquisto, la semplicità d’uso e contratti ben sviluppati ne hanno concesso l’affermazione sul mercato, ma è ad oggi che le vere novità e nuove certe vincenti vengono messe sul tavolo.
I Chromebook, per quanto prodotti interessanti, non hanno avuto modo di giungere al consumatore ed essere percepiti come prodotti completi, capaci di soddisfare le diverse esigenze di produttività. La mancanza di un vasto panorama di programmi utili a risolvere i diversi problemi che un operatore avrebbe potuto incontrare quotidianamente, l’obbligatoria necessità di accontentarsi, ne hanno minato la diffusione capillare, ma qualcosa sta per cambiare.
Google ha annunciato una convergenza tra il mondo Chrome OS e quello Android: la fusione di due realtà parallele, l’una a vantaggio dell’altra, anche se pare beneficiarne maggiormente l’ambiente desktop. In cosa consiste, però questa novità?
Il colosso informatico statunitense ha deciso di dotare i suoi laptop di un nuovo “store” per le applicazioni, e sarà proprio quello che, ad oggi, fornisce vantaggi competitivi al sistema operativo di smartphone e tablet. La mole incredibile di applicazioni del Play Store di Google potrebbe, infatti, dare nuova spinta al sistema Chromebook.
Il gran quantitativo di applicazioni per Android, però, dovrà essere adattato alla fruibilità su Chromebook, per agevolare l’interazione tramite tastiera e touchpad. Altresì importante sarà poter finalmente adoperare programmi notevolmente importanti, quali Office di Microsoft, Photoshop Express, Lightroom e altri importanti applicativi.
Ci vorrà ancora del tempo, ma con l’evoluzione probabile del Pixel C, la politica aggressiva dei prezzi, la forza di Android, Google potrebbe davvero sfidare e impensierire i leader indiscussi: Apple, coi suoi Mac e Microsoft con i laptop e i convertibili.
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