15 Marzo 2016 - 18:16

Asilo senza Festa del Papà per tutelare i figli Arcobaleno

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In un asilo di Milano divampano le polemiche: la Festa del Papà è stata cassata per rispettare i figli di coppie lesbiche e gay. Anche De Corato esprime la sua protesta.

[ads1] Asilo di Milano nell’occhio del ciclone per una decisione presa in concomitanza con il prossimo 19 marzo: abolire la tradizionale Festa del Papà per rispettare i figli di coppie lesbiche.

Non sono tardate le proteste delle correnti di destra come quelle del candidato sindaco Nicolò Mardegan di NoixMilano, il quale ribadisce la sua protezione nei confronti della famiglia tradizionale che, a suo avviso, viene sistematicamente ostacolata, e lo segue a ruota Riccardo De Corato, leader di Fratelli d’Italia-AN per le Comunali, che pone l’accento su un eccesso di autonomia da parte delle insegnanti e sull’inaccettabilità di tale iniziativa.

Considera questi come cattivi maestri per i bambini, i quali sarebbero diventati ormai oggetto di propagande e strumentalizzazoni politiche, nonché di lavaggi del cervello che minaccerebbero i valori tradizionali.

Anche il segretario della Lega Lombardia Paolo Grimoldi giudica tale provvedimento addirittura “una follia”, paragonabile allo sfacelo di valori che avrebbero comportato sentenze discutibili come togliere il Crocifisso dalle scuole e non celebrare il Natale per non offendere allievi di altre religioni.

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Asilo senza Festa del Papà per tutelare i figli Arcobaleno

Al momento la scuola materna in questione è chiusa nel silenzio e non rilascia dichiarazioni, ma parrebbe che questa ricorrenza sarebbe stata sostituita da una riflessione sulle varie etnie nel mondo.

Avvicinare due questioni diametralmente diverse come la laicità delle istituzioni e, dunque, della Scuola, e l’abolizione di una festività tradizionale come quella per il papà è alquanto improbabile, pur con le tante implicazioni e ragioni che pongono in essere.

Il punto è che anche un figlio di coppia same sex deve essere educato in primis alle differenze ed al loro rispetto, coì come ai bambini di coppie etero deve essere insegnato che è l’amore che ha generato quel figlio, e che è assolutamente un bambino o bambina come gli altri.

Non saranno certo i bambini a porsi il problema della diversità, perché quella è prerogativa egoistica degli adulti, che sono convinti di dover proteggere i propri figli dalla degenerazione dei valori e dalla distorsione di una realtà che viene considerata, con molte virgolette, normale.

Normali come sono ormai diventate le ipocrisie scoperchiate davanti agli evidenti ed opinabili menàge del modello di famiglia perfetta.

Se si esagera nel versante opposto, seppur con la convinzione di agire nel bene, si serviranno solo scandali sul piatto d’argento nelle tavole dei paladini della famiglia naturale, che si servono solitamente ai buffet abbondanti e pesanti delle loro teorie. [ads2]