Asprilla: “Un narcos mi chiese di poter uccidere Chilavert”
Dichiarazione shock dell’ex attaccante del Parma Tino Asprilla: “Nel 1997 un narcos mi chiese l’autorizzazione a uccidere Chilavert”
A distanza di 22 anni, Tino Asprilla, colombiano ex attaccante del Parma, rivela un episodio scioccante che lo vide protagonista nel 1997. Ad Asuncion, Paraguay e Colombia si sfidano in un match fondamentale per le qualificazioni al Mondiale di Francia 1998.
Il Paraguay vince 2-1, e nel finale di partita, l’attaccante colombiano litiga con il portiere Luis Chilavert. Il portiere sputa addosso ad Asprilla, che reagisce colpendolo in bocca. I due giocatori vengono espulsi e negli spogliatoi Chilavert colpisce al volto l’attaccante.
Sembra finita li, ma come ha recentemente raccontato il colombiano, l’episodio prosegue anche fuori dal terreno di gioco. L’attaccante fu contattato da Julio Fierro, uno degli uomini di Escobar. “Non appena l’incontro finisce, ricevo una telefonata e qualcuno mi dice: ‘Sono Julio Fierro, puoi venire qui al mio hotel?’. Sono arrivato e quell’uomo era con altre dieci persone, tutte ubriache e accompagnate da donne paraguaiane.
Sono andato con Aristizábal e ci hanno detto: ‘Abbiamo bisogno che tu dia l’autorizzazione perché questi due uomini rimarranno qui ad Asunción, vogliono uccidere quel ciccione di Chilavert”. Asprilla però impedì l’omicidio, salvando la vita a Chilavert: “Ma sei pazzo, quel che succede in campo finisce in campo. Finisce lì“.
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