18 Agosto 2021 - 10:00

Assicurazione a capitale differito: cos’è e come funziona

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Tra le formule di assicurazione più diffuse sul territorio nazionale, c’è sicuramente la polizza assicurativa vita

Essa si caratterizza per l’andamento a capitale differito il quale sarà restituito al sottoscrittore dopo un certo numero di anni, se ancora in vita. Con la sottoscrizione del contratto che vede come parte necessaria una compagnia assicurativa, l’assicurato si impegna al rispetto di una serie di obblighi.

Primo fra tutti, il versamento di un premio predeterminato con cadenza mensile per un lungo arco temporale. Dunque, il capitale restituito, raggiunta una certa soglia d’età, è direttamente proporzionale all’ammontare dei premi versati ogni mese. In genere, il termine finale coincide con l’età pensionabile, generando così una rendita secondaria da poter affiancare al classico bonifico disposto dall’Istituto Nazionale Previdenza Sociale.

Tra le offerte migliori, consultabili comodamente da casa, c’è indubbiamente la polizza vita RMA consultabile sul sito specializzato per la sua flessibilità e gli enormi benefits riconosciuti all’assicurato. Impegnandosi nel versare regolarmente una somma di denaro oppure nel pianificare una serie di investimenti a medio-lungo termine, il beneficiario si assicura un rendimento minimo e un consolidamento dei risultati raggiunti.

I principali vantaggi di un’assicurazione sulla vita

Un’assicurazione sulla vita è apprezzabile in quanto prodotto con bassi rischi finanziari. Infatti, il capitale versato, dopo un certo numero di anni, non potrà mai essere inferiore all’importo assicurato. Un aspetto positivo che prende il nome di consolidamento dei risultati. Il più delle volte, le compagnie assicurative, al fine di incentivare l’acquisto di prodotti con pochi rischi, si impegnano a garantire anche una resa minima del denaro messo a disposizione dal contraente.

La legislazione italiana, attenta alle esigenze di chiarezza e trasparenza delle clausole generali, impone la messa per iscritto degli obiettivi, a partire dalla conclusione del contratto con la società assicurativa. Così facendo, non si potrà affermare di non aver avuto consapevolezza dell’importo minimo di cui si potrà usufruire, a seguito della riscossione.

Riassumendo, le polizze a capitale differito sono rivolte a tutti coloro che non intendono esporsi a troppi grattacapi dal punto di vista finanziario. Non mancano poi le possibilità di personalizzazione, cercando di assecondare le richieste avanzate dal contraente. Il riferimento è soprattutto alle opzioni aggiuntive come l’assicurazione complementare infortuni.

Questa stessa permette di raddoppiare o triplicare il capitale, allorquando il decesso della persona sia stato causato da infortunio. In molti casi, si richiede invece la possibilità di convertire le somme maturate con il versamento dei premi in una rendita vitalizia.

Cosa fare quando viene a mancare il contraente di una polizza vita

Il contratto perfezionato con una compagnia assicurativa tiene anche conto dell’eventuale morte prematura del contraente, così come delle conseguenze discendenti da tale situazione. Il primo atto da compiere è l’individuazione del beneficiario della polizza vita, già indicato al momento della conclusione dell’accordo.

Nonostante la morte del genitore o del nonno che effettuava i pagamenti ogni mese, il beneficiario, magari il coniuge o il figlio, potrà conservare un tenore di vita elevato. Quest’ultimo, in molti casi, conserva la facoltà di tradurre il premio assicurativo in una rendita vitalizia per far fronte alle spese quotidiane oppure di accettare la riscossione in un’unica tranche.

Talvolta, non c’è alcuna distinzione tra il contraente e l’assicurato. In gergo tecnico, si parla di premorienza assicurativa. Essa fa sorgere l’obbligo per la compagnia di versare il premio accumulato fino al giorno della scomparsa.

Di solito, quando l’importo è di poco rilievo, può succedere che il coniuge oppure i figli decidano di procedere all’integrazione del contratto stipulato in passato. Alcuni operatori del settore, al fine di evitare ulteriori adempimenti in caso di morte prematura, impongono una designazione libera al sottoscrittore.