Attacco hacker Agenzia delle Entrate: furto di78 giga di dati
Sottratti circa 78 giga di dati per mezzo di un attacco hacker all'Agenzia delle Entrate. Lockbit rivendica l'attacco
Questa mattina pubblicata sul web la notizia di un attacco hacker compiuto ai danni dell’Agenzia delle Entrate. Con una serie di screenshot relativi all’attacco Lockbit ha rivelato di essere l’autore dell’attività criminale che ha visto il furto di circa 78 giga di dati e la richiesta di un riscatto per impedire la pubblicazione di materiale riservato quali rapporti finanziari e contratti.
Anche dalle ultime immagini pubblicate sul Darkweb e denunciate alla Procura di Roma, è apparso chiaro agli agenti della Polizia Postale ed ai tecnici informatici che l’attacco sia stato compiuto bucando il profilo di un utente e non quello dell’Agenzia delle Entrate.
Lockbit è un’organizzazione criminale a livello mondiale, che rappresenta un groppo pericolo per aziende pubbliche e private è tra le più attive nel mondo del web nell’attività di ransomware, un programma informatico capace di bloccare l’accesso ai dati previo pagamento di un riscatto o di criptare file, che verrebbero messi in chiaro sempre dopo il pagamento di una cifra di denaro.
Purtroppo tra aprile e giugno l’organizzazione ha già messo a punto circa 200 attacchi informatici e ben conosciuta dal Ceo di Swascan, piattaforma di cyber security, Pierguido Iezzi. Ma nel frattempo l’Agenzia delle Entrate dichiara di non sapere nulla e di aver chiesto a Sogei, l’azienda che si occupa della sicurezza sulla rete, quali siano esattamente le informazioni esfiltrate dall’organizzazione criminale. L’Agenzia esclude però che il furto di dati riguardi informazioni fiscali.
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