31 Ottobre 2018 - 11:45

Austria, Kurz non firmerà il patto ONU sui migranti

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Il cancelliere tedesco Sebastian Kurz ha annunciato che l’Austria non firmerà il patto proposto dall’ONU per stabilire i principi di gestione su rifugiati e migranti

Il governo austriaco non fimerà il Patto ONU sui migranti, l’accordo pensato per stabilire i principi di gestione e accoglienza in materia di rifiugiati, profughi e migranti. Il patto non è vincolante, e sarà adottato in occasione di una conferenza delle Nazioni Unite a Marrakech, in Marocco, che si terrà il 10 e 11 dicembre.

Il rifiuto, reso noto dall’agenzia Apa, è motivato da preoccupazioni di carattere generale, come hanno dichiarato il cancelliere austriaco Sebastian Kurz e il suo vice Heinz Christian Strache. L’Austria, per giunta, non invierà nessun rappresentante di Stato alla conferenza ONU, un gesto diplomaticamente forte. Secondo il cancelliere Sebastian Kurz, il patto proposto dalle Nazioni Unite non sarebbe efficace nella gestione delle questioni migratorie, e annacquerebbe persino la distinzione tra migrazione legale e illegale. Inoltre, Kurz teme una lesione della sovranità nazionale degli Stati coinvolti e delle loro proprie politiche migratorie.

Pertanto, l’Austria non aderirà al Patto e si asterrà all’Assemblea generale delle Nazioni Unite che si terrà nel settembre 2019. In quell’occasione, inoltre, pubblicherà una dichiarazione alle Nazioni Unite che stabilisca chiaramente la posizione del governo federale, come riferito da Kurz e Strache.

La politica antimigratoria austriaca ha fatto spesso discutere: Kurz si è finora opposto a ogni tentativo di gestione della questione migranti, arrivando anche a voltare le spalle a Paesi di lunga cooperazione con l’Austria. Il Paese fa ormai stabilmente parte del gruppo di Visegrad, il gruppo di nazioni che si oppongono a ogni divisione delle quote di migranti in Unione Europea, impedendo di fatto lo sviluppo di un programma di gestione comune.