10 Settembre 2018 - 11:04

Brescia, saliti a 148 i casi di polmonite. Probabile batterio nell’acqua

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Sono saliti a 148 i casi di richiesta di pronto soccorso per polmonite nella provincia di Brescia. Si pensa ad un batterio nell’acqua

Negli ultimi giorni i casi di polmonite sono aumentati in maniera vertiginosa nella provincia di Brescia. In particolare nei comuni di Montichiari, Calvisano, Carpenedolo e Remedello e Acquafredda. Finora sono stati due i decessi e per i corpi sono stati predisposti esami autoptici per scoprire le cause di morte. A quanto pare, però, in questi casi la polmonite non c’entra. 148 le richieste di pronto soccorso a cui sono seguiti 107 ricoveri, tutti per persone oltre i 60 anni con uno stato di salute già compromesso. In due casi riscontrata la legionella.

Secondo i sindaci e le autorità, a causare questa epidemia potrebbe essere un batterio presente nell’acqua. Il fiume Chiese, infatti, collega la maggior parte dei paesi. Per questo motivo, nel pomeriggio di sabato, si è tenuto un incontro tra Ats (l’agenzia di tutela della salute) e i gestori degli acquedotti. Iniziate anche le analisi di campioni di acqua potabile.

Nel frattempo sono stati diramati alcuni consigli preventivi da attuale in tutte le strutture pubbliche e private. Come per esempio: “Sostituire i filtri dei rubinetti o di lavarli con anticalcare, di lasciar scorrere l’acqua calda e poi la fredda prima di utilizzarla, allontanandosi dal punto di emissione dopo l’apertura dei rubinetti ed aprendo le finestre; portare la temperatura dell’acqua calda a 70-80 °C per tre giorni consecutivi, assicurando il suo deflusso da tutti i punti di erogazione per almeno 30 minuti al giorno“.

Intanto il sindaco di Calvisano, in una nota, fa sapere che “tutte le precauzioni che Ats ha consigliato per fare in modo che gli impianti dei plessi scolastici siano igienizzati”. Ciò nonostante non si è raggiunto uno stato di allerta tale da sospendere attività pubbliche e scolastiche.

 

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