26 Febbraio 2016 - 11:49

Budapest e la magia dell’Ungheria

Budapest

Quali sono le ragioni per cui Budapest, la capitale dell’Ungheria, è così amata? Steve Fallon diceva per le ragioni giuste. Forse un po’ riduttivo non trovate? Scopriamole insieme

[ads1]Si può certamente dire che chi ama l’art nouveau, la marmellata di albicocche e lo strudel alla ciliegia non può lasciarsi scappare la capitale ungherese, tuttavia Budapest, la città divisa dal Danubio in Buda e Pest , è famosa anche e soprattutto per i suoi otto ponti e per i suoi siti termali capaci di rinfrancare, divertire e rilassare la mente e il corpo di ogni visitatore e per la sua storia sempre evidente in ogni angolo della città.

DSC_0547Appena arrivati nella capitale ungherese il visitatore per mimetizzarsi e cercare di vivere la sua vacanza diventando più ungherese possibile dovrà sforzarsi notevolmente. Sarà arduo, se non impossibile rimanere impassibili  dinnanzi al primo edificio che gli capiterà di ammirare: l’imponente parlamento. Ritenuto secondo solo a quello di Londra è il sito architettonico più visitato della città.

La seconda tappa inevitabile per far si che  il turista “camaleontico”assimili  un po’ di quelle sane abitudini ungheresi è sicuramente la degustazione del Kurtoskalacs (o kurtos kalacs), il dolce tipico di Budapest: un rotolo di pasta dolce vuoto al suo interno e ricoperto di zucchero e cannella; servito fumante deve essere sbocconcellato rigorosamente passeggiando per le vie della città. Il turista, con il Kurtoskalacs in mano potrà tirare un sospiro di sollievo in quanto avrà sicuramente superato l’ostacolo più insidioso: la pronuncia (quasi impossibile) della prelibatezza ungherese . Per sentirsi padrone della capitale tuttavia il turista dovrà necessariamente passare di fretta attraverso il ponte delle catene, ponte più antico ritenuto tra i più belli della città.

Ma ora arriva il bello, per sentirsi veramente ungheresi, dopo essersi recati a fare una gita (possibilmente domenicale) sulla collina del castello (da cui si può ammirare una vista fantastica )il turista è obbligato a recarsi alle famosissime Terme Széchenyi. Uno dei più grandi complessi d’Europa e il più antico di Pest si trova a due passi dalla Piazza degli Eroi e  delParco Municipale di Budapest.Famose per essere ricche di magnesio, fluoro e calcio le acque termali di Budapest sono ritenute miracolose non solo per lo spirito ma soprattutto per il fisico. Badate bene che per  mimetizzarvi al meglio però dovete  necessariamente giocare a scacchi restando comodamente in “ammollo.

Dopo essere passati attraverso le tappe irrinunciabili per un abitante di Budapest, dovete recarvi in un luogo magico, estremamente empatico soprattutto per un turista poco abituato alla forza narrativa che possiede la città.

A Budapest il passato non è mai lontano. Camminando per le sue strade si respira ad ogni passo un pizzico di storia, di dolore e di follia. Poche città riescono a rendere così evidenti e quotidiane le ferite che le sono state inferte.

Le cicatrici della seconda guerra mondiale sono evidenti, palesate in maniera delicata ma incisiva grazie alle 60 paia di scarpe che nel 2005  l’artista  Gyula Pauer, un noto scultore ungherese, ha deciso di posizionare  sulla sponda del Danubio sul lato di Pest ricordando il massacro di cittadini ebrei compiuto dai miliziani del Partito delle Croci Frecciate durante la seconda guerra mondiale. Le “scarpe sul Danubio”, questo è il nome della scultura, sono oramai diventate un luogo di intima memoria, una tappa irrinunciabile dove ci si ritrova inermi davanti alla forza emotiva che il luogo emana.

 

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