Bufera Vinciullo: “Fatico ad arrivare a fine mese”
Bufera sul consigliere dell’Assemblea regionale della Sicilia Vincenzo Vinciullo (NCD) che, ai microfoni della trasmissione televisiva di LA7 Tagadà, ha dichiarato: “Ho come i tutti i comuni mortali, problemi ad arrivare alla fine del mese, avendo anche una famiglia numerosa”. Peccato che il suo stipendio lordo sia quasi di 11 mila euro
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Non si ferma la polemica sulle parole pronunciate in un’intervista da Vincenzo Vinciullo (NCD) che motiva le sue affermazioni in questa maniera: “Per chi come me viene da Siracusa, è una difficoltà oggettiva di spesa lavorare a Palermo, essendo quasi 700 km“.
Parole dette senza alcun adesione alla realtà che ogni giorno i cittadini si trovano a vivere, si potrebbe parlare per ore di quei tantissimi disoccupati, precari e via discorrendo che con poche centinaia di euro riescono a tirar avanti una famiglia, tra mille sacrifici.
Queste tipologie di interventi, assolutamente fuori luogo, raccontando ancor di più quanto la politica italiana abbia snaturato la sua funzione di essere rappresentante del tessuto sociale e dei bisogni della collettività e, inoltre, tali dichiarazioni aberranti (non le prime assolutamente, ma tanto meno saranno le ultime) hanno fatto sì che un partito post-ideologico che fonda tutta la sua politica sulla lotta alla tanto agognata “casta” come il Movimento Cinque Stelle sia ormai stabilmente il secondo partito più votato nel nostro paese.
Le parole del deputato dell’ARS hanno scatenato l’ira e anche la satira sul web e sui giornali: la giornalista Tiziana Panella, ha lanciato una “colletta” per aiutare Vinciullo con gli 80 euro di Renzi. Un’idea subito ripresa dal popolo della rete, lesto a rilanciare sui social network l’hashtag al vetriolo#unacollettapervinciullo.
Come se non bastasse poi Vinciullo, intervistato da un altro programma di approfondimento politico di LA7 La Gabbia, ha dichiarato: “Come tutti i politici, abbiamo attività e spese di rappresentanza. Gli elettori ci vogliono bene e spesso veniamo invitati ai matrimoni. Quando succede, in media una volta al mese, ho il dovere di presentarmi con un regalo“. Dalla padella alla brace, parole assolutamente non aderenti alla realtà, fuoriuscite dalla bocca di una persone che ricopre incarichi istituzionali, prima nell’ente Provincia di Siracusa poi nel Comune stesso con la carica di vicesindaco e ora alla Regione, ininterrottamente dal 2002.
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