19 Ottobre 2018 - 11:19

Buffon, nazionale: “Mi hanno fatto passare per il vecchio che si aggrappa alla poltrona”

Buffon, Paris Saint Germain

Buffon: “Non vorrei incontrare la Juventus in finale di Champions, sarebbe un grande dolore. Possibilità nulle per un ritorno in azzurro

Buffon si racconta alla Gazzetta dello Sport, elargendo parole al miele alla Juventus e punzecchiando la sua gestione in azzurro dell’ultimo anno.

ADDIO ALLA JUVENTUS

“Lo abbiamo programmato insieme, il cerchio si è chiuso perfettamente. Nessun rimpianto né delusione, un addio programmato da molto lontano. Questa settimana ero in Italia, ho telefonato ad Andrea e mi ha dato il permesso di allenarmi tre giorni alla Continassa“. Un sentimento ancora forte: “Se proprio dovrò affrontarla in Champions League, meglio prima della finale perché, dovessi vincerla, non vorrei vedere le lacrime dei miei ex compagni”.

I PRIMI MESI AL PARIS SAINT GERMAIN

“Dopo una settimana hanno capito che non era arrivato uno che stava invecchiando ma che voleva ritagliarsi uno spazio importante e far crescere la squadra. Ho conquistato il ruolo che volevo: mettermi a disposizione per far crescere l’ambiente e dimostrare che sono ancora pronto”.

APPUNTO SULLA NAZIONALE

Dopo la Svezia mi aveva chiamato Di Biagio dicendo che aveva bisogno di me per le due amichevoli e, nonostante il momento, gli avevo detto sì per amicizia e senso di responsabilità. A quel punto su di me sono state dette cose vergognose: che ero un imbucato, un vecchio che si aggrappava alla poltrona. E allora, per orgoglio e dignità, mi sono fatto da parte“.

E se arrivasse una telefonata da Mancini? 

Lo ha già fatto, chiedendomi disponibilità in caso di emergenza. Ma ci sono Donnarumma, Perin, Sirigu, Cragno, Meret… quindi possibilità nulle per rivedermi in azzurro“.