12 Novembre 2018 - 12:20

Buono del tesoro poliennale, si va verso la cedola all’1,25%

Buono del tesoro poliennale Spread

Il nuovo obiettivo del Buono del tesoro poliennale è la piccola impresa. Si ritorna all’antica, con una scadenza molto più breve

Il Buono del tesoro poliennale torna all’antica. Si ritorna all’antica, con una scadenza breve fissata a quattro anni, cosa che non si verificava dal 2013. I numeri ufficiali dei rendimenti arriveranno venerdì, e sul mercato si punta ad una cedola intorno all’1,2-1,25%.

C’è anche chi non esclude qualche punto base in più. Un livello come questo riporterebbe le lancette all’autunno 2014. L’accoppiata cedola-scadenza potrebbe destare più interesse per il Buono del tesoro poliennale. La possibilità di offrire un guadagno è un effetto collaterale del rialzo degli interessi che accompagna i titoli italiani dalla fine di maggio.

Il nuovo BTP Italia, che sarà offerto da lunedì 19 a mercoledì 21, arriva nel pieno del dibattito sul deficit. Il direttore generale della sezione Debito Pubblico del MEF, Davide Iacovoni, ha dichiarato: “Per ora non abbiamo un’evidenza significativa ma qualche segnale c’è. Per investitori cassettisti, in un contesto di tassi crescenti è molto probabile che l’appeal all’acquisto diretto ai titoli torni a farsi importante.

L’Italia è un paese ad alto debito ma con un alto stock di ricchezza finanziaria. È quindi ovvio che veda un coinvolgimento ampio del risparmio nazionale, ma è importante la presenza di investitori internazionali per diversificare l’offerta e liberare risparmio nazionale per investimenti del settore privato.” ha poi concluso.