Calciomercato, le pagelle: Juve gran colpo, Milan fermo. Salernitana rinata
Il calciomercato invernale si è concluso ed è tempo di voti. Tra le big il Milan ha deluso e il Napoli ha temporeggiato. Inter concreta
Un’altra sessione invernale di calciomercato si è conclusa ed ancora una volta non sono mancate sorprese e delusioni. Tante squadre del campionato di Serie A hanno cercato di rinforzarsi, molte con successo (almeno sulla carta). Diverse compagini, però, hanno lasciato i tifosi con l’amaro in bocca. Tra queste c’è sicuramente il Milan, che non ha ingaggiato il difensore che i supporters rossoneri aspettavano. Guardando invece la schiera delle società che hanno lavorato tanto sul mercato emerge senza dubbio l’operato della Salernitana. Il club granata, infatti, ha rifondato quasi del tutto il proprio organico. E se è vero che la fine del calciomercato coincide, più o meno, con la fine del primo quadrimestre scolastico allora è anche vero che è tempo di voti e pagelle.
Le pagelle delle squadre di Serie A
ATALANTA 6 La Dea ha fatto il compitino. Gli unici ingaggi sono stati Boga dal Sassuolo e Mihaila dal Parma. Sul fronte cessioni c’è stata la partenza di Piccoli e Lovato, ma è quella di Gosens che più di tutte può lasciare a desiderare per il valore calcistico del calciatore. Tuttavia c’è da considerare che il tedesco ha giocato poco causa infortunio e che Gasperini ha trovato valide alternative. Per cui l’operazione riduce un po’ il voto in pagella ma può ritenersi positiva, soprattutto per il bilancio del club.
BOLOGNA 5.5 “Si Può dare di più” cantava un bolognese doc quale è Gianni Morandi. La cessione di Skov Olsen per 7 milioni di euro ha aperto le porte all’arrivo di Michel Aebischer, centrocampista dello Young Boys che dovrà sostituire l’infortunato Dominguez. Da valutare, poi, il giovane Kasius. A Mihajlovic, inoltre, serviva un vice Aranautovic che però non è arrivato in questa sessione di calciomercato a causa della permanenza in rossoblù di Falcinelli e Santander.
CAGLIARI 6+ I sardi dovevano lavorare poco ma bene e l’hanno fatto. Hanno ceduto Caceres e Godin che ormai non facevano più parte del progetto di Mazzarri ed avevano uno stipendio eccessivamente oneroso per non giocare, dando allo stesso tempo nuova linfa alla difesa con gli acquisti di Lovato e Goldaniga. L’altro rinforzo è arrivato a centrocampo ed è Baselli, che Mazzarri ha voluto e potrà far rinascere.
EMPOLI 6.5 Parole d’ordine: monetizzare e migliorarsi. La squadra di Andreazzoli ha dimostrato di essere la rivelazione del campionato, facendo molto bene in tutta la prima parte di stagione. Il calciomercato invernale, dunque, non doveva mirare a stravolgere la squadra ma a puntellarla e così è stato. L’Empoli ha guadagnato più di 10 milioni di euro dalla cessione di Ricci, mettendo a segno un gran colpo in uscita. Allo stesso tempo ha saputo sostituire il giovane centrocampista con Benassi, trovando quindi quell’esperienza che mancava in mezzo al campo. E in tale prospettiva si inserisce anche l’ingaggio di Verre. I toscani, peraltro, hanno lavorato anche sui giovani puntando su Cacace e Kaczmarski. Onore al merito, poi, per aver resistito alle offerte per Pinamonti.
FIORENTINA 7 Astuzia. Questa è la dote che ha permesso alla società toscana di ottenere il massimo che c’era sul piatto per la cessione di Vlahovic. Dopo aver compreso che nulla si poteva fare per rinnovare il contratto dell’attaccante, infatti, la Fiorentina lo ha ceduto alla Juve per 70 milioni di euro più 5 di bonus. Un grande colpo in uscita per il calciomercato di gennaio, i cui proventi sono stati in parte investiti per i colpi in entrata. E così a Firenze sono arrivati Piatek, Ikoné dal Lille e Cabral dal Basilea. Se il primo può aver deluso nell’ultimo periodo che ha giocato in Italia, gli altri due dovranno conoscere e ambientarsi in un campionato per loro nuovo. Ma sia Ikoné che Cabral si candidano per essere due bombe ad orologeria.
GENOA 6 Tanto movimento dai risvolti ignoti. Il grifone ha ceduto diversi over come Pandev, Radovanovic e Caicedo per puntare su tanti nomi giovani e non troppo noti. Esclusi Piccoli e Calafiori che hanno già dimostrato qualcosa in Serie A, gli altri acquisti come Amiri, Yeboah, Ostigard o Hefti dovranno integrarsi in una nuova realtà. Tante incognite, dunque, aleggiano sul centro sportivo del Genoa. Si vede che alla base c’è un’a nuova idea progettuale, però magari sarebbe stato meglio evitare una tale rivoluzione visto che la situazione è critica in chiave salvezza. O forse questa sessione di calciomercato ha già strizzato l’occhio ad un’eventuale ripartenza dalla B l’anno prossimo?
INTER 7.5 Un mercato all’insegna del pragmatismo. I nerazzurri stanno facendo molto bene in campionato dunque non c’era bisogno di grandi cambiamenti. Serviva guardare al futuro ed è in tale cornice si inseriscono l’acquisto di Onana per la prossima stagione e il prestito di Sensi alla Sampdoria. Senza dimenticare, inoltre, i contatti avviati col Sassuolo per Frattesi e Scamacca. Non solo futuro, però, ma anche presente. Urgeva infatti un rinforzo in attacco visto l’infortunio di Correa ed è così che si giustifica l’arrivo a Milano di Caicedo, pupillo di Inzaghi. Infine, a metà tra il presente e il futuro si inserisce l’ingaggio di Gosens. Il tedesco non può giocare fin da subito a causa di un infortunio, ma non è nemmeno tanto lontano dal rientro in campo. Ed è il giusto sostituto di Perisic (per le partite di questa stagione e per un eventuale cessione del croato).
JUVENTUS 8 Intraprendente e determinata. La società bianconera si è rinforzata in attacco, ha snellito il centrocampo trovando un degno innesto e ha investito su un giovane per la difesa del futuro. L’acquisto di Vlahovic rappresenta sicuramente un record per essersi concretizzato nella sessione invernale di calciomercato. Nel giovane attaccante i bianconeri hanno trovato il bomber del futuro che in realtà può scavalcare le gerarchie fin da subito. Buon lavoro anche in uscita con la cessione di Ramsey e Bentancur, mentre dispiace per quella di Kulusevski. Sul giovane ex Parma, infatti, i bianconeri avrebbero potuto puntare di più, anche se non è da escludere un suo ritorno alla fine del prestito. Ottima la scelta di Zakaria per rimpiazzare Bentacur ma soprattutto lungimirante la visione del management che ha deciso di acquistare Gatti e lasciarlo in prestito al Frosinone fino al termine della stagione.
LAZIO 4 L’aquila non ha spiccato il volo. Dopo aver tentato di ingaggiare Miranchuk dell’Atalanta la Lazio si è fermata, concludendo solo l’acquisto dell’attaccante Jovane Cabral dello Sporting Lisbona. Le pagine del capitolo cessioni, invece, raccontano qualcosa in più: sono partiti, infatti, Muriqi, Jordan Lukaku, Jony, ed Escalante.
MILAN 4.5 Un diavolo per capello… tra le teste dei tifosi. Il Milan ha inevitabilmente deluso le aspettative dei suoi supporters. Se da un lato ha fatto bene sul fronte cessioni, liberandosi di Conti e Pellegri che non giocavano, dall’altro ha mancato il bersaglio sul fronte acquisti. E’ vero, infatti, che i rossoneri hanno ingaggiato l’attaccante Lazetic, ma il vero nodo da sciogliere riguardava la difesa. Con l’infortunio di Kjaer, difatti, il Milan aveva necessità di trovare un titolare che potesse sostituire il danese fino al termine della stagione. Il lavoro per portare un centrale difensivo non è certo mancato e diversi sono stati i nomi circolati in rete: da Botman a Diallo passando per Bremer. Alla fine, però, l’intenzione di sparare è rimasta tale e questo è costato ai rossoneri mezzo voto in pagella.
NAPOLI 5 Nulla di esaltante. La squadra non aveva particolari buchi da colmare e il calciomercato ha viaggiato su livelli standard. Per una cessione in difesa (Manolas) è arrivato un acquisto in difesa (Tuanzabe). La vera pecca nell’operato dei partenopei è non aver ingaggiato subito quel terzino sinistro che da diverso tempo manca. Senza dimenticare, poi, la cessione di Insigne programmata per la fine della stagione che rappresenta la perdita di uno dei migliori uomini oltre che di una bandiera.
ROMA 6.5 La lupa ulula, mostra i denti ma poi non azzanna. Mourinho aveva palesato la necessità di disporre di un organico più omogeno, che facesse sentire meno le differenze tra titolari e panchinari. Le sue richieste sono state in parte accolte. La Roma infatti si è mossa molto bene sul mercato in uscita, liberandosi di esuberi come Villar, Borja Mayoral e Fazio. Quanto agli ingaggi, invece, ha portato alla corte dello Special One sia Sergio Oliveira che Maitland-Niles. Poi, però, nient’altro e un po’ di amarezza resta.
SALERNITANA 7 E rivoluzione sia! L’avvento di Iervolino come presidente e Sabatini come Ds ha rappresentato per i tifosi granata una boccata di aria fresca a pieni polmoni. La Salernitana ha concluso ben 11 acquisti durante questo calciomercato, creando così quell’instant team composto da veterani e giovani promettenti necessario per puntare alla salvezza. Da ultima in classifica non era facile convincere calciatori a sposare la causa granata, specie se si tratta di nomi come Perotti, Verdi, Radovanovic e Fazio (convinti magari anche dal fatto che non giocavano da tempo). Da valutare, poi, l’impatto che potranno avere ragazzi come Dragusin, Bohinen, Mousset, Mikael ed Ederson. Senza dimenticare Sepe e Mazzocchi. Le incognite ci sono da un punto di vista calcistico, perché bisognerà vedere se la miscela funzionerà. Ma sotto il profilo imprenditoriale e progettuale nulla da dire: era necessario stravolgere e riorganizzare ed è stato fatto. Chapeau.
SAMPDORIA 6 Un volo di linea a bassa quota. I blucerchiati hanno risolto la questione Ihattaren e si sono liberati anche di A. Silva. Sono partiti, inoltre, Verre, Torregrossa e Chabot. I rimpiazzi non sono mancati. Per la difesa sono arrivati Magnani e Conti, per il centrocampo Rincon e Sabiri. Ma i colpi che spiccano di più sono Sensi e Supryaga.
SASSUOLO 6 Testa al futuro: complimenti. Ciò che fa storcere il naso è il fatto che si sia guardato poco al presente. Ottima manovra la cessione di Boga, rimpiazzato dal 20enne Ceide. Per il resto gli emiliani hanno operato solo in prospettiva, trovando l’accordo con Moro, che arriverà a fine stagione, e gettando le basi per ingaggiare Lucca.
SPEZIA s.v. I dirigenti della società ligure non hanno potuto operare in questa finestra di calciomercato perché bloccati dalla FIFA per fatti contestati alla vecchia proprietà.
TORINO 6 Senza infamia e senza lode. Il club granata si è liberato di esuberi come Verdi e Baselli, cedendo anche Rincon che ormai non era più protagonista dei piani di gioco. Sul fronte acquisti buoni movimenti con Fares e Samuele Ricci, mentre resta un punto interrogativo su quello che potrà dare Pellegri. L’idea di fondo di questo mercato sembra essere quella di rinnovare.
UDINESE 5 Che Dio la mandi buona. i friulani non vivono una situazione tranquillissima per quanto concerne la classifica. Per cui forse sarebbe stato il caso di intervenire sul mercato in maniera più decisa. Invece si registrano solo gli arrivi di Benkovic e Pablo Mari, difensori che possono dare il loro contributo specie dopo la partenza di Samir.
VENEZIA 6 Puntare sul nuovo, ancora una volta. I lagunari hanno messo a segno un solo colpo di mercato da album dei calciatori Panini: Nani. Per il resto hanno scelto di optare per profili sconosciuti alla Serie A quali Ullmann, Nsamè e Cuisance. Le premesse sono buone, soprattutto dopo aver visto quanto hanno fatto bene gli “sconosciuti” ingaggiati in estate.
VERONA 5 Nessun colpaccio. La squadra di Tudor gioca bene e probabilmente non aveva bisogno di stravolgere gli equilibri. Nessuna sorpresa all’ombra del balcone di Giulietta: si punta sui giovani con Depaoli e Praszelik.
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