20 Ottobre 2015 - 10:06

Canone Rai, una tassa spropositata

rinnovo del cda rai

Il canone Rai diminuisce (di poco), ma lo pagano tutti. Ecco cosa cambia nella nuova bolletta 

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Sulle pagine del Corriere Della Sera Gianluigi Battista dichiara che “Pagheremo quell’odioso balzello denominato «canone Rai» con la bolletta dell’elettricità ma ciò non toglie che saremo costretti a pagare una tassa iniqua e ingiustificata“, e aggiungerei spropositata.

canone

Canone Rai, cosa cambia

100 euro?! L’idea era pagare tutti, pagare meno, e togliere 13 euro dal canone non mi sembra un gran risultato, si tratta di briciole. Se adesso pagavano il canone il 30% quindi su 100 persone 33 pagavano 113 euro, adesso 100 ne pagheranno 100; un bel guadagno per lo stato, una spesa spropositata per la popolazione che tra mille difficoltà riesce ad arrivare a fine mese.

Pagare tutti e pagare meno significa ridurre drasticamente il balzello, in modo tale da pagare non oltre le 30-40 euro.

Anche perché, il canone – come dice lo stesso Battista – “Introduce un principio di concorrenza sleale, come se in una gara di corsa un concorrente privilegiato, perché si chiama Stato, potesse cominciare con trenta metri di vantaggio“.

Insomma era il momento opportuno per dimostrare di venire davvero incontro ai cittadini, fissando (proprio volendo esagerare) questo benedetto canone a 50 euro (con un risparmio di 63 euro rispetto all’anno prima, non di briciole).

Ma si sa, lo stato ha trovato un altro modo per mettere soldi in cassa… del resto è difficile tagliare alla casta; e allora tassiamo il popolo.

Si era pensato già l’anno scorso di mettere il canone nella bolletta elettrica e il Giornale scriveva” – il contributo sarà da 35 a 80 euro, in base al reddito delle famiglie – sono già pronte.

Si attende solo il via libera del premier Renzi e la decisione se farlo passare come decreto legge, sempre che il Quirinale ne riconosca il carattere di urgenza, per cercare l’approvazione entro dicembre 2014, quindi prima del pagamento del vecchio canone”.

Il premier Renzi evidentemente ha cambiato idea, ha spostato di un anno e il canone è rimasto (quasi) lo stesso.

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