19 Febbraio 2015 - 14:00

Casa d’acqua: la rivoluzione del Greenbuilding

Casa d’acqua: il progetto del trentaquattrenne ungherese Matyas Gutai, rivoluzionerà il Greenbuilding

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Il progettista ungherese Matyas Gutai, ha realizzato una delle invenzioni più innovative degli ultimi anni: la casa d’acqua.

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Matyas Gutai e la sua invenzione

A soli trentaquattro anni, l’inventore di Budapest, ha trovato finalmente il sistema per isolare le pareti di un edificio e assicurarne il riscaldamento.

Il materiale da lui utilizzato, è dei più semplici e facili da trovare, nonché la risorsa più preziosa del pianeta, ovvero l’acqua. La casa d’acqua è stata costruita nel cortile di un magazzino di Budapest, interamente in vetro e alluminio. Questo piccolo edificio dimostra come un pò d’acqua racchiusa tra due lastre di vetro, possa migliorare il controllo termico e impedire l’uso di riscaldamenti energetici.

Casa d'acqua

Prototipo della casa d’acqua

Il meccanismo tecnologico è semplice: il progetto sfrutta la capacità dell’acqua di assorbire il calore per poi rilasciarlo gradualmente, unita ad un sistema di regolazione che permette di immagazzinare l’energia termica nelle fondamenta e rilasciarla quando è necessario. La casa d’acqua è costruita in vetro e lastre d’alluminio ricoperte da listelli in legno ed è circondata per il 70 % da semplice acqua. Il prototipo è stato realizzato con un finanziamento di 50.000 € da parte del governo ungherese e nonostante i costi siano leggermente al di sopra di un edificio normale, l’inventore di Budapest ammette che la sua piccola casa è tra le più economiche degli alloggi ad alta efficienza energetica, fino ad ora costruiti.

Come per i migliori inventori della storia, l’idea è nata all’improvviso, durante un bagno nelle sorgenti d’acqua calda all’aperto del Giappone. “Avevo molto freddo nel tragittoricorda l’inventore – per arrivare alla piscina, soprattutto ai miei piedi. Come sono entrato nella sorgente mi sono sentito perfettamente a mio agio, non importa quanto fosse fredda l’aria fuori.” 

Da quella giornata si è dedicato per dieci anni all’ultimazione del prototipo della piccola casa, attualmente oggetto di interesse degli architetti e ingegneri di tutto il mondo.

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