4 Aprile 2016 - 18:31

Caso Guidi, Renzi in direzione PD: “Dico alla magistratura italiana di fare in fretta”

caso guidi

All’ordine del giorno della direzione PD le dimissioni del ministro Guidi in seguito allo scandalo Petrolio e il referendum del 17 aprile sulle trivelle

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“Dico alla magistratura italiana di fare in fretta. Se è reato sbloccare opere pubbliche, io lo sto commettendo” il premier Matteo Renzi  ha ribadito durante la direzione del Pd, come già nel corso dell’intervista a In mezz’ora, la difesa del progetto Tempa Rossa dopo le dimissioni del ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi. Nel difendere l’emendamento per Tempa Rossa Renzi ha dichiarato che la priorità del governo sia quella di intervenire per favorire opere pubbliche e private: “Lo scandalo è che ci siano voluti 27 anni non che sia stato approvato l’emendamento”.

Non manca una stoccata alle accuse mosse dal M5S  che ha definito l’esecutivo “Governo delle Lobby” alludendo al fatto che avrebbe agito favorendo interessi personali: “Se vogliono votiamo la legge sul conflitto di interessi. Il governo delle lobby lo dicano a qualcun altro. E’ mio compito istituzionale che un’opera bloccata da anni arrivi a realizzazione”. 

All’ordine del giorno anche il referendum del 17 aprile sulle trivelle rispetto al quale il partito ha ribadito la decisione di astenersi dalla votazione. “Ci sia l’onestà intellettuale di riconoscere che la posizione dell’astensione a un referendum che ha il quorum, è una posizione sacrosante e legittima. Non riconoscerlo è sbagliato e profondamente ingiusto”.  Altrettanto chiaro è che il premier non intende “puntare il fucile” contro gli esponenti dem che intendono andare alle urne.

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