2 Agosto 2018 - 15:18

Centrodestra: Salvini e la smania di potere

Il leader leghista Matteo Salvini è pronto a legittimare il proprio ruolo principale nel centrodestra. Come? Prendendosi Forza Italia

Il dominio incontrastato di Matteo Salvini sembra non avere più argini, anche e soprattutto all’interno dello stesso centrodestra. Conservatori che sono più divisi che mai, soprattutto dopo la nomina della presidenza Rai. Scelta che ha accentuato la polemica tra la Lega e Forza Italia, ma soprattutto tra Salvini e Silvio Berlusconi.

Andare contro il cambiamento è una scelta, ma a ogni scelta corrispondono delle conseguenze.” dichiara Salvini. Un vero e proprio messaggio al leader di Forza Italia, seguito da un altro monito ancora più evidente, che getta ancora di più le ombre sul centrodestra: “Non frenerò più quelli che vogliono venire da noi. Il centrodestra va in pezzi ma non siamo noi a volerlo.

Parole pesantissime, che rischiano di spaccare un vero e proprio sodalizio che dura da ormai più di 25 anni. Il ministro dell’Interno conferma di non avere peli sulla lingua, e getta definitivamente la maschera: “Se Forza Italia non è d’accordo su niente, se sceglie il PD, faccia pure. Scelta sua se vuole fare un partitone PD-FI, auguri. Dispiaciuti, andiamo avanti, facendo battaglie di centrodestra e per il cambiamento. La Lega non ha mai avuto così tanto consenso e Forza Italia così poco. Se la Lega ha quattro volte i voti di FI forse qualcuno sta sbagliando qualcosa. Mi pare che gli italiani abbiamo già scelto con chi stare.

In principio, il fatto scatenante è stato il braccio di ferro durissimo sulla figura di Marcello Foa. Nomina che non ha minimamente incontrato i favori del partito di Silvio Berlusconi, che ha fatto di tutto pur di ostacolare l’ascesa di Foa alla guida della Rai. Scelta che ha portato definitivamente Salvini a rompere, ponendo fine alla già scricchiolante alleanza di centrodestra.

La posizione del Movimento 5 Stelle

Non è tutto, però. Il leader della Lega (e, in pectore, almeno mediaticamente, del Governo) rischia di trovare degli oppositori anche all’interno della stessa alleanza di Governo. Lo scontro è durissimo e rischia di portare a una impasse senza precedenti. Infatti, Luigi Di Maio sembra iniziare a vacillare.

Il Governo non può ignorare il voto della commissione di Vigilanza Rai. Bisogna trovare un’alternativa.” ha dichiarato il leader dei 5 Stelle.

Rischia, quindi, di aprirsi uno scontro con i più alti vertici istituzionali che vigilano sulla partita. Il Movimento 5 Stelle certo non transige la soluzione di Berlusconi, come non transige nemmeno il fatto che, in qualche modo, il Cavaliere si sia “messo di traverso” al Governo. Ma nemmeno la esclude, in quanto privilegia sempre una soluzione abbastanza democratica.

Se non c’è intesa, mi pare chiaro che il nome di Foa non può tornare. Questo lo dice la legge, non io.” ha dichiarato Di Maio, mostrando una forte componente democratica e pacata. Il leader del Movimento ha invitato Salvini ad evitare forzature, a cercare di risolvere il problema e a non indignarsi più.

Di qui, si sarebbe poi sentito con lo stratega Giancarlo Giorgetti, che ha curato in prima persona il dossier Rai. Una telefonata in cui Giorgetti ha però ribadito i rischi e i pericoli che questo braccio di ferro potrebbe evidenziare, compresa la rottura dell’alleanza di Governo.

La stizza di Salvini

Da evidenziare, questa volta, è la stizza di Salvini, visibilmente preoccupato per l’improvviso dietrofront del “rivale” Berlusconi. Un dietrofront imprevisto, che esterna un’ira che ha dietro ben più della semplice nomina dei vertici Rai.

Ormai è in corso un vero e proprio “scontro a fuoco” tra i due “giganti” del centrodestra, che gareggiano sottotraccia per mantenere il controllo dell’ala conservatrice della politica italiana. Mai, però, si era evidenziato un Salvini così arrabbiato, capace di perdere il controllo in un attimo e di gettare la maschera svelando il suo piano di conquista del centrodestra.

Piano che avrebbe molto senso dal punto di vista politico, ma che potrebbe anche mettere in pericolo la stessa figura del Ministro dell’Interno. Una figura finora “linda e pinta” (rimborsi elettorali a parte), che non ricorre a stratagemmi, pulita agli occhi degli elettori. Figura che potrebbe essere macchiata da questa smania di potere, da questa voglia di impadronirsi a tutti i costi di tutto ciò che è Forza Italia.

Cosa che potrebbe far cambiare opinione agli italiani, e che rischia di farlo etichettare come un vero e proprio elemento della “casta”, che vuole solamente usare la politica per i suoi giochi interni.

Attento, Salvini.

 

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