25 Novembre 2015 - 17:18

Champions League, che figuraccia della Roma!

I giallorossi perdono 6-1 al «Camp Nou», contro i campioni in carica del Barcellona. Ora la Roma deve vincere con il Bate Borisov. Stasera gioca la Juve

[ads1] Qualunque tifoso giallorosso con una buona memoria, guardando la partita di Champions League Barcellona-Roma, non può non aver pensato al 7-1 di Manchester nel 2007 e a quello più recente con il Bayern Monaco, in casa. La gara, giocata ieri, era già proibitiva sulla carta per la squadra di Rudi Garcia, che si è presentata con un atteggiamento remissivo per tutto il match, mettendo in evidenza un divario imbarazzante non solo tra i capitolini e i blaugrana, ma anche tra il calcio italiano e quello spagnolo.

Un'azione di Messi in Barcellona-Roma

Un’azione di Messi in Barcellona-Roma

È stata una serata amara, da dimenticare per una Roma passiva, sofferente, senza personalità né determinazione, un’assenza di dinamicità sfociata in un pressing poco convinto. Il Barça ha avuto una supremazia territoriale e un possesso palla dominante, facendo la partita per tutti i 90 minuti, mettendo a disagio i giallorossi (che per l’occasione indossavano un completo interamente bianco), che hanno perso pure la dignità dato che ad un certo punto sembrava si stesse assistendo a una partitina di allenamento.

La difesa colabrodo della Roma fa acqua da tutte le parti: perforata dai lanci verticali e dagli inserimenti offensivi, troppo approssimativa con delle manchevolezze imperdonabili ed errori madornali, è stata sempre in balìa del trio stellare dei campioni in carica. Infatti, con la partita giocata ieri, la squadra della Capitale ha subìto 31 reti in 18 partite.

Il trio stellare del Barcellona esulta dopo un goal

Davanti a 80.000 spettatori, il Barcellona dell’ex Luis Enrique scende in campo con ter Stegen tra in pali, linea difensiva con Dani Alves, Piqué, Vermaelen e Jordi Alba; a centrocampo Rakitić, Busquets e Sergi Roberto, mentre Messi, Suárez e Neymar formano il trio sudamericano delle meraviglie. In panchina Iniesta.

La Roma, con 3.000 tifosi al seguito nella “polveriera” del «Camp Nou», deve rinunciare a Gervinho, Salah, Strootman e Totti. Si presenta a questo temibile test con Szczęsny in porta, difesa a quattro con Maicon, Manolas, Rüdger e Digne; centrocampo  formato da Pjanić, Keita e Nainggolan; in attacco Džeko unica punta, supportato dagli esterni Florenzi e Falque. De Rossi, diffidato, resta in panchina.

Al 3º Messi ci prova con un tiro dalla distanza scaldando le mani di Szczęsny, che mette in angolo.

Al 9º Barça vicino al vantaggio, ancora con il fuoriclasse argentino che con un tiro angolato rasoterra sfiora il palo, la palla finisce di poco fuori.

All’11º ghiotta e inaspettata occasione per la Roma: Džeko guadagna un corner e sugli sviluppi del calcio d’angolo, da un cross di Nainggolan il gigante bosniaco incorna di testa in posizione regolare e mette fuori, tutto solo davanti a ter Stegen.

Goal sbagliato, goal subìto; la legge del calcio presenta il conto al 15º: in un’imbucata offensiva, Neymar taglia al centro dell’area, Dani Alves crossa e Suárez mette dentro. Il Barcellona è in vantaggio.

Al 18º il Barça raddoppia con un goal eccezionale di Messi: dopo un’azione veloce culminata con un doppio triangolo, “la pulce” segna con un mezzo pallonetto, rompendo il digiuno che durava da 202 giorni in Champions.

La Roma sbaglia tutte le ripartenze e solo al 40º si avvicina timidamente nell’area avversaria, con Florenzi che mette la palla in mezzo con un tiro cross da una punizione di un deludente Pjanić.

Dopo questi lievi segnali di ripresa, la retroguardia traballa ancora e “il pistolero” Suárez firma la doppietta, castigando la Roma con un tiro al volo su una respinta di testa da parte di Keita su un cross di Neymar. La coordinazione al volo del bomber uruguaiano chiude il primo tempo, dominato dai blaugrana, sul risultato di 3-0.

Nella ripresa, Luis Enrique sostituisce Busquets con Samper, mentre Rudi Garcia si gioca la carta Iturbe al posto di un abulico e già diffidato Nainggolan.

L’avvio più incoraggiante del secondo tempo lascia subito posto all’intesa perfetta dell’attacco degli spagnoli: al 48º Messi tira debolmente, il portiere polacco giallorosso blocca il pallone.

Al 50º Neymar calcia in porta e guadagna un corner, mentre al 51º Rakitić spara alto dopo un passaggio rasoterra di Sergi Roberto.

La Roma si fa viva al 53º con una bella azione vivacizzata dalla rapidità di Iturbe, l’unico salvabile, che dialoga con Džeko mentre Falque completa il triangolo con un tiro potente ma un minuto dopo, al 54º, una ripartenza bruciante del Barça si trasforma quasi in goal con Messi che spreca in corner. Ma proprio da un’azione nata dal calcio angolo, al 56º, Piqué finalizza facilmente dopo il triangolo con Suárez e Messi. Prima marcatura stagionale per il difensore, che viene sostituito con Bartra. 4-0. Per la Roma è notte fonda.

Al 57º entra Vainqueur per Florenzi, ma al 60º il Barcellona si porta sul 5-0, ancora con Messi, che ribatte in rete dopo che Szczęsny aveva respinto proprio un suo tiro, nato da una conclusione smorzata di Suárez.

Al 63º esce Sergi Roberto per fare posto ad Adriano, mentre un minuto dopo, al 64º, Pjanić calcia una punizione dal limite sulla barriera.

Delusione e sgomento sul volto di Keita

Il Barça si diverte ed entusiasma il pubblico: al 70º Neymar, che cerca disperatamente il goal, calcia di poco fuori sfiorando il palo. Al 71º il bolide di Adriano viene deviato in corner. Al 74º esce Pjanić per il turco Uçan, che al 75º, appena entrato, commette fallo su Neymar in area: è rigore. L’attaccante brasiliano sbaglia dal dischetto con una rincorsa brevissima, ma sulla respinta Adriano si fa trovare pronto e insacca. 6-0. È una disfatta!

La Roma cerca di salvare la faccia e subìre il meno possibile: al 78º Džeko di testa mette fuori su un cross invitante di Falque e all’81º l’attaccante si guadagna un penalty, dopo che Vermaelen l’aveva steso a terra. Il bomber sbaglia il rigore sparando tra le mani di tre Stegen; per la Roma non è proprio serata!

Gli uomini di Luis Enrique non si arrestano e ci provano ancora con Messi e Neymar, ma al 91º, proprio allo scadere, arriva il goal della bandiera per la Roma: Džeko segna di testa da un cross sulla sinistra di Digne. Magra consolazione, finisce 6-1.

La Roma adesso è padrona del suo destino, nella sesta e ultima giornata del girone giocherà il 9 dicembre all’«Olimpico» con i bielorussi del Bate Borisov; serve una vittoria per qualificarsi agli ottavi. E stasera tocca alla Juventus, che alle 20.45 affronterà il Manchester City. [ads2]