Champions League e Covid-19: tagliati i premi alle squadre
La forte crisi economica innescata dalla pandemia colpisce anche la Champions League. La Uefa taglia i premi per la competizione
Dopo quasi un anno di convivenza con la drammatica pandemia da Coronavirus che ha investito tutto il mondo, si iniziano a vedere significative ricadute nell’economia. Dai PIL nazionali che vanno a picco fino ai migliaia di posti di lavoro persi. Ma il Covid-19 ha colpito anche il mondo del calcio. La Uefa ha infatti deciso di applicare una spending review sui premi delle competizioni europee.
Stando a quanto riportato dal Times la decisione era inevitabile visti i 512 milioni persi la scorsa stagione a causa della riduzione dei ricavi da diritti Tv e da sponsorizzazioni. Inoltre, anche se il taglio era prevedibile, ci si aspettava che la UEFA distribuisse i tagli su due o tre anni, ma una con una lettera alle associazioni è stato comunicata la decisione di spalmare l’onere su cinque anni. Questo vuol dire che per 5 anni le squdre subiranno un taglio dei rispettivi premi.
Il calo delle entrate è dovuto soprattutto alla riduzione del numero di partite disputate dalla UEFA, dopo la decisione di giocare quarti di finale e semifinali di Champions League ed Europa League in gara unica.
Andrea Agnelli, già aveva avvertito, alla 24esima Assemblea Generale dell’associazione dei club europei, sulla situazione critica:“Abbiamo visto sconti per 330 milioni in Premier League, 200 milioni in Bundesliga, siamo nel processo di finalizzare le cifre con l’UEFA che prevedono una riduzione di 575 milioni per i diritti tv delle competizioni internazionali, soldi che non saranno distribuiti, che colpiranno il top delle nostra piramide”
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