23 Novembre 2018 - 13:50

Cherofobia: l’inedito di Martina Attili. Testo e significato

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Martina Attili, concorrente under donne di X Factor 12, ha presentato ieri sera il suo inedito dal titolo Cherofobia. Ecco il testo e cosa significa

Martina Attili, concorrente di Manuel Agnelli a X Factor 12, ha presentato ieri sera il suo primo inedito: Cherofobia. Con lo stesso brano la 17enne romana aveva convinto i giudici e il pubblico sul palco delle audizioni. Aveva solo accennato il pezzo con piano e voce, ora dopo questa parte del suo percorso nel programma, Martina ha presentato un brano più curato e ricco. 

La giovane Attili è una delle più applaudite di questa edizione del programma: sogna di diventare una cantautrice, ma ha anche la passione per la danza e la recitazione. Figlia di due animatori, fin da bambina si è avvicinata al mondo artistico, ricevendo anche piccole parti in alcune fiction. Martina ha messo in scena il suo lato da attrice anche durante le sue esibizioni ai live, mostrando sera dopo sera un “personaggio“. Sui social è stata spesso paragonata ad una bambolina assassina.

Analisi testo

Cherofobia, dal dizionario “paura di essere felice”, parla proprio di questo, delle ansie e delle paure che si sviluppano in noi e che non ci permettono di essere felici. Il brano è nato in un periodo difficile per Martina: aveva subito un intervento al piede e nel frattempo non riusciva a parlare dei suoi sentimenti con il ragazzo di cui era innamorata. In tale periodo così come scrive nel testo, si sentiva poco compresa anche dagli amici che le stavano vicini.

La Cherofobia come scrive nel testo si sviluppa da un’indifferenza più totale verso la vita, seguita da una strana voglia di evasione (“Tra i muri di una cameretta in cui ha iniziato a stare stretta”). E’ proprio a questo punto che l’ansia e l’insicurezza riemergono, lasciando spazio alla paura che poi ti immobilizza. Dal testo si legge: “Questa è la mia cherofobia, no non è negatività“, ma paura che sale anche quando si pensa di potercela fare. Una paura che allo stesso tempo cerca un appiglio, qualcuno a cui aggrapparsi, con cui poterne parlare e con cui sentirsi al sicuro.

Testo

Come te la spiego la paura di essere felici
quando non l’hanno capita nemmeno i miei amici?
Mi dicono di stare calma, quando serve
mi portano del latte caldo e delle coperte
ed è proprio quando stanno a parlare che vorrei gridare
“Grazie a tutti,
ora potete andare”,
ma resto qui
a guardare un film

Come te la spiego tutta la pazienza che ci metto
Ma non riesco a vivere senza
Qualcosa che mi opprime
Che mi indichi la fine
Perché ho cervello che è strafatto di spine

Ed il mio cuore è come un fiore
Crede ancora nel bene
Non sa che i petali cadranno tutti insieme
Sarà in quel momento che vorrà scoppiare
Mi griderà di smetterla di amare

Questa è la mia cherofobia.
No, non è negatività,
questa è la mia cherofobia.
Fa paura la felicità
Questa è la mia cherofobia,
ma tu resta

Come lo spiego quando nessuno ti capisce,
quando niente ti ferisce,
l’indifferenza più totale verso la forma astrale del male
abbiamo stretto un rapporto speciale
e provo a raccontarlo in ogni canzone,
ma la gente pensa sempre “Parli di altre persone.
Ma come tu così carina con la faccia da bambina,
con la voce da piccina”

Ma la bambina è cresciuta troppo in fretta
Tra i muri di una cameretta
In cui ha iniziato a stare stretta
E ogni volta che qualcosa va come dovrebbe andare
Penso di non potercela fare

E cerco ogni forma di dolore
mischiata al sangue col sudore
e sento il respiro che manca e sento l’ansia che avanza.
Fatemi uscire da questa benedetta stanza

Questa è la mia cherofobia.
No, non è negatività,
questa è la mia cherofobia.
Fa paura la felicità
Questa è la mia cherofobia,
ma tu resta

Dirti che staremo insieme
Dirti che staremo bene
Dirti che è così che andrà

Dirti che staremo insieme
Dirti “io non starò bene”
Sento l’ansia fin da qua