3 Novembre 2017 - 15:25

Cibo biologico, come riconoscerlo senza farsi ingannare

cibo biologico

Ormai il cibo biologico è diventato un trend. Mangiare sano è importante ma bisogna saper riconoscere i prodotti biologici che non contengano pesticidi

Il mondo del cibo biologico è ormai un trend di massa: i dati dell’Osservatorio Sana ci rivelano che otto famiglie italiane su dieci hanno acquistato almeno una volta, in un anno, un prodotto bio.

Gli scaffali dedicati al biologico, che troviamo nei supermercati e nei negozi di alimentari , sono sempre più ampi e in bella vista, pieni di colori, di packaging invitanti e slogan convincenti. I prodotti 100% vegetali rappresentano una categoria in forte trasformazione, che non richiama soltanto l’interesse dei vegani o dei vegetariani.

Ma perché scegliere il biologico?

Uno dei primi motivi è che il cibo biologico dice NO ai pesticidi e NO agli OGM: molte sostanze,  utilizzate per aumentare la produzione di un determinato alimento, sono tossiche e/o cancerogene. La produzione biologica invece rispetta i cicli naturali di produzione e non fa utilizzo di pesticidi e concimi artificiali.

Altro motivo che spinge a consumare prodotti biologici è L’IMPATTO ZERO: questo vuol dire che le coltivazioni biologiche rispettano i cicli biologici e di conseguenza rispettano sia la natura che i terreni riducendo l’inquinamento.

Due giorni fa, una serie di aziende certificate come  biologiche, ma che in realtà usavano concimi e fertilizzanti chimici, sono state sequestrate nel Ragusano. E’ stata la Guardia di Finanza a scoprire le 10 tonnellate di pesticidi, non consentiti nell’agricoltura Bio.

I prodotti in questione venivano commercializzati in Germania, Francia, Italia e Inghilterra; le aziende finite nell’inchiesta, non riuscendo a sostenere con il proprio raccolto le richieste del mercato, acquistavano merce dalle imprese agricole all’oscuro del sistema architettato dagli indagati. I prodotti però, venivano comunque confezionati ed etichettati come biologici e rivenduti a prezzi notevolmente superiori a quelli corrispondenti alle loro (reali) caratteristiche.

Le aziende avrebbero percepito contributi non dovuti,finanziamenti ed agevolazioni per circa un milione di euro; l’indagine tributaria e giudiziaria è stata denominata “simBIOsi”. I finanzieri sono riusciti a risalire alle ditte fornitrici degli agenti chimici scoprendo, inoltre, un sistema di evasione fiscale per oltre 200 mila euro.

La domanda a questo punto sorge spontanea: come riconoscere il cibo bio?

Tenendo presente la notizia analizzata prima è bene precisare che questo è un caso su un milione; ma è allo stesso tempo importante saper distinguere un alimento biologico da un alimento che non lo è.

Dal 1° luglio 2010 è entrato in vigore l’uso del logo europeo sulle etichette dei prodotti biologici: è sufficiente controllare l’apposita etichetta per avere molte informazioni sul prodotto biologico. Da qui è possibile  verificare il ciclo produttivo tramite le informazioni della tracciabilità del prodotto come la provenienza, l’ente certificatore e il codice dell’azienda.

Ogni prodotto BIO porterà queste informazioni:

  • le indicazioni necessarie per identificare la nazione,
  • il tipo di metodo di produzione,
  • il codice dell’operatore,
  • il codice dell’organismo di controllo preceduto dalla dicitura: Organismo di controllo autorizzato dal Mi.P.A.A.F..
Organismo di controllo autorizzato da Mi.P.A.A.F Operatore controllato n.
IT BIO 111 A 999
  • IT : codice ISO che identifica il biologico
  • BIO : a seconda dei paesi può diventare ORG o EKO
  • 111 codice numerico dell’organismo di controllo

Esempio di etichettatura:

AGRICOLTURA ITALIA
Organismo di controllo autorizzato da Mi.P.A.A.F
IT BIO 111
CODICE OPERATORE 999

 

Bastano semplici poche mosse da compiere al supermercato o in negozi alimentari; la spesa può diventare un momento di approfondimento, di curiosità e non più un fuggi fuggi a chi arriva prima in cassa.

 

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