5 Novembre 2020 - 13:15

Cicloturismo: visitare l’Italia a un ritmo più lento e intimo

cicloturismo

Ripensare il turismo in un’epoca ancora caratterizzata dalla pandemia è la strategia adottata dagli operatori locali per rivalutare le specificità del territorio italiano e spicca il cicloturismo

Il cicloturismo in Italia raccoglie una ricca fetta di estimatori e la nazione si assesta come una tra le prime mete preferite dagli appassionati. Nella nostra penisola si concentra il 20% di tutta la fetta di cicloturisti dell’Europa Centro-meridionale. A dirlo è l’ente per la promozione del turismo, l’Agenzia Nazionale Turismo. In tempi recenti alcune iniziative puntano a promuovere questo tipo di turismo poco aggregativo e molto intimo per dare nuove occasioni di riscatto ai borghi storici e le zone ad alto interesse ambientalistico.

Inoltre, il nostro territorio vanta anche un notevole potenziale inespresso da dedicare al potenziamento delle piste ciclabili da destinare a meta turistica. Si tratta della rete delle ferrovie dismesse, si stima che siano circa 5.000 km di binari abbandonati dei quali solo un quinto è già stato rivalutato e destinato a pista ciclabile.

Cicloturismo, una fonte di ricchezza

Il Bel Paese piace ai turisti stranieri anche per via delle attrattive paesaggistiche. Sono sempre di più i coloro che scelgono di visitare le località di maggiore pregio naturalistico al ritmo della bici. La tendenza è in aumento al punto da conquistare anche l’attenzione delle istituzioni. L’Enit, l’Ente nazionale per il turismo, per esempio, ha deciso di essere partner del prestigioso Giro d’Italia e del Giro-E, riservato alle biciclette a pedalata assistita.

Del resto si sa, il nostro territorio può rappresentare una vera sfida agonistica con i suoi numerosi dislivelli, i percorsi su sterrato e le corse fino alla vetta. Quindi, promuovere anche il turismo in bici elettrica rappresenta un grande vantaggio dal punto di vista dei servizi da offrire ai turisti in visita.

Secondo le stime elaborate dall’ente, il 61% dei cicloturisti è straniero, quindi una grossa fetta dei fruitori delle piste ciclabili non è italiana. Si tratta di turisti attenti all’impatto del proprio viaggiare, e anche motivati a muoversi durante la vacanza. La nuova tendenza è quella della vacanza attiva, dove anche nei momenti di svago si tributa la giusta attenzione alla propria salute.

Un territorio da girare in bici

Anche se ancora poco sfruttata per le grandi città, specie quelle non pianeggianti, la bici ha il suo spazio nelle zone rurali o ad alta attrattiva paesaggistica. Girare in bicicletta permette di godere, con passo più lento, delle bellezze naturalistiche, i borghi storici, le attrattive archeologiche e culturali che l’Italia ha da offrire lungo tutto il proprio territorio.

Sono ancora non del tutto sfruttate le risorse già presenti per la realizzazione di nuove piste ciclabili. La rivalutazione delle vecchie ferrovie dismesse, rappresenta un’opportunità di crescita e sviluppo per le località a maggiore vocazione turistica.

Si stima che su 5.000 km di linee dismesse, solo 1.000 km siano stati riconvertiti in pista ciclabile. Questo dimostra che esiste un importante potenziale da poter sfruttare per cavalcare l’onda dell’interesse diffuso verso questo modo di vivere la vacanza e la scoperta del territorio.

Un turismo accessibile a tanti

Il bello del cicloturismo è di essere alla portata di tanti e di non avere grosse ricadute a livello di impatto ambientale. È possibile spostarsi in auto per tratti medio/lunghi, con la giusta attrezzatura è possibile portare con sé le bici da usare per visitare i luoghi di interesse culturale o paesaggistico. Con la giusta dotazione, come gli accessori che si trovano su https://autopazzo.it/ è possibile dotarsi di tutto il necessario per gestire una vacanza a ritmo lento e più posato.

Le mete nelle diverse regioni sono tante e non è difficile selezionare quelle che meglio si adattano alla propria preparazione atletica. La scelta delle bici a pedalata assistita rappresenta anche una buona soluzione per affrontare il traffico cittadino in maniera più agile. Quindi la spesa da sostenere per l’acquisto di questo mezzo può essere facilmente ammortizzata con un uso frequente e non solo durante il tempo libero.

Grazie a questi strumenti, è possibile raggiungere mete più impegnative anche quando non si può contare su tanta forza nelle gambe. Rappresenta, comunque, la migliore occasione per ridurre la propria impronta ecologica e l’impatto delle attività ricreative o quotidiane, per la salvaguardia dell’ambiente.