29 Marzo 2019 - 13:10

Congresso della Famiglia, Zaia attacca i musulmani

Zaia Congresso

Al Congresso della Famiglia a Verona, il leghista Luca Zaia si scaglia contro i mediorientali. Ma poi rincara la dose e attacca l’omofobia

Un Congresso della Famiglia a due facce, direbbe qualcuno. Soprattutto, un Luca Zaia davvero in forma, quello che oggi è intervenuto per l’apertura dei lavori per la manifestazione. Il presidente del Veneto ha ribadito il suo pensiero, e ne ha per tutti, dai musulmani mediorientali, fino agli omofobi.

La famiglia è la famiglia, punto e basta. Non può essere messa in discussione. La Regione Veneto è aperta alle idee di tutti, con un principio: la tua libertà finisce nel momento in cui inizia la mia, e nel rispetto di tutti. In questi ultimi giorni sono stato molto attaccato per la baggianata del patrocinio della Regione. Ecco, per questo il Medioevo non sta qui in questo congresso. Il Medioevo da combattere è quello dove alle donne è negata perfino l’istruzione e il diritto al voto e sono costrette a portare il burqa.” ha dichiarato Luca Zaia.

Da eterosessuale convinto mi auguro che qui si possa chiarire una volta per tutte che l’omofobia è una patologia, e non la voglia di portare avanti un’idea che viene considerata sana.” ha poi concluso, al Congresso della Famiglia.

Anche il sindaco di Verona, Federico Sboarina, è intervenuto: “Qui stiamo semplicemente parlando di un’istituzione storica che è garantita dalla nostra legge suprema. E quindi mi sembrava giusto ospitare dibattiti che parlano della famiglia solo ed esclusivamente in termini positivi e propositivi di questa cellula fondamentale della società, anche se qualcuno sembra definirla una cellula terroristica.

Il Congresso deve essere un momento per confrontarsi sulla famiglia e sulle famiglie che oggi hanno problemi e difficoltà anche economiche, e deve dare indicazioni e soluzioni a 360 gradi.” ha poi concluso.

Ma quanto significato possono avere queste parole, in un Paese in cui il razzismo è cavalcante?

Qual è la verità?

Anche questa volta, la Lega, e nello specifico Luca Zaia, mostra tutte le sue sfaccettature, il vero motivo per cui hanno monopolizzato praticamente il Governo del Paese. Infatti, l’elettorato leghista non si preoccupa minimamente di cambiare la propria opinione dal lunedì al martedì, in un battito di ciglia. Ci sarà sempre chi li supporterà incondizionatamente, a prescindere da ciò che predicheranno. Questo, però, ci pone un quesito fondamentale: quanto può essere affidabile un partito che predica bene e razzola male?

Qual è effettivamente la verità di fondo? In realtà, due anime in completo contrasto tra di loro sono presenti nel partito leghista. Da una parte c’è chi preferisce e privilegia una posizione meno “radicale”, più democratica (solo nell’apparenza), in modo da convogliare l’elettorato più progressista verso il centrodestra. Dall’altra, naturalmente, vi sono coloro che sono più radicali (come Salvini), che privilegiano e danno attenzione all’elettorato fidelizzato, quello razzista, misogino e ignorante.

Ma, a questo punto, il dubbio non è ancora chiarito. Ci troviamo di fronte ad un modo di vedere la politica molto simile alla DC, con la propria volontà di attingere da una parte e dall’altra. Luca Zaia è il contraltare perfetto di Salvini, quello che può catalizzare tutte le attenzioni al Nord e che ancora tenta la guerra ai musulmani. Il ragionamento del vicepremier, invece, è noto a tutti.