19 Novembre 2018 - 18:35

Governo, Conte, Costa e Di Maio parlano dell’emergenza rifiuti

Rifiuti

Da Caserta, teatro della polemica sui rifiuti, Giuseppe Conte, Sergio Costa e Luigi Di Maio parlano dell’emergenza. Esponendo le proprie idee

La polemica sui rifiuti sta travolgendo il Governo. Da Caserta, il premier Giuseppe Conte, il ministro Luigi Di Maio e il ministro dell’Ambiente Sergio Costa provano a fare chiarezza sulla vicenda. E lo fanno discostandosi dal pensiero di Salvini e annunciando la firma del Protocollo.

Salvini non c’è perché è fuori per presenziare ad una cena di gala come rappresentante del Governo. L’obiettivo è far tornare a respirare questa terra. Alcune zone della Campania per anni sono state ricettacolo di rifiuti di altre Regioni e di altri Stati. Questo giorno è importante, inizia un percorso interministeriale e con la Regione Campania per fermare i roghi della Terra dei Fuochi. Nessuno crede più che la combustione seriale sia un caso. Un fenomeno che quando viene represso si sposta in altri luoghi.” ha dichiarato Di Maio.

Il Governo mette in campo un piano di azione contro i roghi nella Terra dei Fuochi. Ciò dimostra la particolare sensibilità e determinazione del Governo nel contrastare il fenomeno delle discariche abusive e degli incendi dolosi. Abbiamo un obiettivo ben preciso: tutelare la salute delle popolazioni della Terra dei Fuochi.” ha dichiarato Conte.

Ultimo, ma non ultimo, è intervenuto Sergio Costa: “Siamo dell’opinione che gli inceneritori non servano, anche superando il concetto ideologico dei rifiuti. La domanda è: l’inceneritore serve al sistema italiano? La risposta è che non serve incrementarne il numero. Questa risposta ce la danno due Regioni: il Veneto che ha chiuso due inceneritori e la Lombardia che sta per chiuderne quattro perché non si riescono più ad alimentare. Questo perché, fortunatamente e per capacità dell’Italia, la differenziata sta crescendo molto.