Governo Conte in crisi? Le tre vie del Centrodestra
I leader di Centrodestra danno le loro personali ricette per rispondere ad un eventuale crisi del Governo Conte: Meloni spinge sulle urne
Cosa accadrebbe oggi se il Governo Conte dovesse perdere la fiducia dei suoi esponenti e cadere? I tre esponenti di centrodestra, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, hanno presentato ognuno la propria “ricetta”, in occasione del loro intervento in streaming dell’ultimo libro di Bruno Vespa, “Perchè l’Italia amò Mussolini”.
Ai due estremi della linea politica del Centrodestra ci sono la leader di Fratelli d’Italia, che spinge per andare subito alle urne e cita le recenti elezioni americane, come esempio di democrazia che non si lascia fermare dalle contingenze, e Silvio Berlusconi che, invece, si rimetterebbe alla volontà del Presidente Mattarella, “anche se è inutile parlarne adesso, con tutti i problemi portati dalla pandemia”.
In una posizione mediana si pone Salvini che, in attesa di poter tornare alle urne, in caso di caduta del Conte-bis direbbe sì ad un Governo tecnico, trainato dalla destra e che avrebbe come Premier una figura esterna indicata dalla coalizione, la quale potrebbe essere Mario Draghi.
Il numero uno del Carroccio respinge poi con un laconico “Ho pensato ad altro”, le parole del suo vice Giorgetti il quale al Corriere della Sera ha fatto una disamina del Centrodestra ben diversa da come i tre leader vogliono farlo apparire:
“Il Centrodestra di oggi è ancora una compagnia di ventura. Vincerà le prossime elezioni, ma non è pronto a governare (…) E’ come se avesse paura di un altro centrodestra, diverso, che è invece proprio quello che serve all’Italia”.
Nella medesima intervista, Giorgetti ha anche vaticinato sul destino dell’alleanza di Governo giallo-rossa asserendo:
“Il Conte bis non arriverà a fine legislatura, ma neppure è così imminente la sua caduta. Forse dopo le elezioni di primavera, chissà…“
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO