14 Dicembre 2019 - 13:23

Conte: “Da Matteo Salvini arroganza politica”

conte, governo Spostamenti tra Regioni

Il premier Giuseppe Conte, ospite di Accordi&Disaccordi, si lascia andare e parla dell’ex alleato politico, delle Sardine e delle prossime elezioni in Emilia Romagna

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ospite dell’ultima puntata della stagione di Accordi&Disaccordi, il talk show condotto da Andrea Scanzi e Luca Sommi, con la partecipazione del direttore del Fattoquotidiano Marco Travaglio, ha risposto alle domande dei conduttori su vari temi.

Il tema dominante è chiaramente il rapporto del premier con Matteo Salvini. I due dopo la nascita del nuovo governo sono come cane e gatto: dalla famosa giornata in Senato fino ai recenti screzi sul Mes. Conte traccia la sua visione sul leader della Lega.

“Di Matteo Salvini sul piano umano mi ha deluso l’arroganza politica. Non si è accontentato e ha iniziato a creare delle slabbrature che sono diventate dei veri e propri strappi istituzionali”.

“Sul piano umano mi ha deluso l’arroganza politica, perché se ci pensate comunque ha grandi meriti dal punto di vista del suo partito politico. Ha avuto un grande successo, l’ha portato al governo dopo essere stato all’opposizione, aveva posizioni anche importanti, poteva contribuire a introdurre riforme, indirizzare anche la politica del governo. La velleità e lo schiaffo al Paese, non al presidente del Consiglio, non al ministro dell’Economia, di fare una riforma economica esibendola al Viminale e in sostanza dicendo al Paese che ormai governava lui“ – così conclude Conte.

Poi la domanda d’obbligo è quella sulle Sardine. Conte si lascia andare e spiega la sua sul movimento che oggi a Roma è alla prova del nove.

“Trovo le sardine abbastanza affascinanti. Questi giovani, e non solo, che vanno per strada, riempiono le piazze. Adesso siamo in questa fase in cui c’è tanta voglia di partecipazione, c’è tanta voglia di manifestare attenzione per la res publica, per come viene gestita, per il linguaggio pubblico e questo mi piace molto. Non amano il linguaggio dell’odio, dell’offesa e da questo punto di vista io credo che sarebbe bello che loro manifestassero ancora di più” queste le parole al miele del premier verso il movimento capeggiato da Mattia Santori.

Conte incalzato dai conduttori risponde anche sul tema spinoso delle Regionali. In Emilia Romagna infatti si vota a gennaio e uno scenario apocalittico potrebbe abbattersi sul governo in caso di sconfitta della sinistra. Il premier però rassicura:

Se dovesse perdere Stefano Bonaccini in Emilia Romagna, non credo che il governo dovrebbe cadere. Le regionali rimangono un passaggio molto significativo, un momento di confronto con una rappresentanza significativa dell’elettorato, ma sono pur sempre un fenomeno circoscritto territorialmente che non inciderà sul governo nazionale”.