17 Aprile 2020 - 10:13

Coronavirus: App “Immuni” traccerà i contagi nella Fase 2

cellulare pandemia

Immuni è il nome dell’app che ci aiuterà a contrastare il contagio da Coronavirus. Non sarà obbligatoria e funzionerà con Bluetooth

È ufficiale la firma del contratto che lega il commissario straordinario Domenico Arcuri e la società Bending Spoons. Si chiamerà Immuni l’app di contact tracing necessaria a tenere sotto controllo diffusione del virus Coronavirus durante la Fase 2. L’ordinanza, ufficiale in Gazzetta da ieri, dispone la stipula del contratto di cessione gratuita della licenza d’uso sul software e di appalto di servizio gratuito con la società Bending Spoons, la quale si occuperà anche degli aggiornamenti necessari nel corso dei mesi.

Vediamo quali sono le peculiarità di questa nuova App e come imparare a conviverci nella tanto attesa Fase 2.

Non sarà obbligatoria

Si tratta del progetto selezionato dal gruppo di esperti insediato al dicastero dell’innovazione, proposto al Premier dalla ministra Paola Pisano il 10 aprile e ora sottoposto al vaglio del team Colao. Vittorio Colao, ex amministratore delegato di Vodafone, colui che è stato scelto per aiutare l’esecutivo ad affrontare una situazione d’emergenza come l’attuale.

La app Immuni non sarà  obbligatoria, ma scaricabile solo in modo volontario. E qui sorgono i primi problemi nell’eventualità che la maggior parte della popolazione scelga di non scaricare l’app. O peggio l’ipotesi in cui i “guariti da covid” si sentiranno immuni e non vincolati a dover tracciare i contagiati. Su questo gli esperti si dividono, ancora non sanno con certezza se una volta guariti dal coronavirus si corre il rischio di prendere nuovamente il virus.

Funzionerà con Bluetooth

Attraverso il Bluetooth è possibile rilevare la vicinanza tra due smartphone entro un metro. Grazie a questa tecnologia sarà possibile ripercorrere a ritroso tutti gli incontri di una persona risultata positiva al Covid-19, così da poter rintracciare e isolare i potenziali contagiati. Una volta scaricata, infatti, la  app conserva sul dispositivo di ciascun cittadino una lista di codici identificativi anonimi di tutti gli altri dispositivi ai quali è stata vicino.