9 Maggio 2020 - 16:28

Coronavirus, Bonus Vacanze 2020: cos’è e come richiederlo

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Il Bonus Vacanze del 2020 per il Coronavirus prevede ben 500 € per rilanciare il settore turistico. Ecco cos’è, cosa prevede e come richiederlo

Una bella novità per tutti gli italiani in arrivo dal Governo. Nella bozza del Decreto Rilancio, infatti, è spuntato il cosiddetto Bonus Vacanze, che è riservato ai soggiorni di almeno 3 notti nel nostro Paese. La misura servirà ad incentivare il turismo, devastato dal Coronavirus. Il Governo ha stanziato 55 miliardi di € per finanziare la misura. Il bonus serve per incentivare le famiglie a passare le ferie in Italia e sostenere in questo modo il settore. Secondo la misura, le famiglie numerose con reddito ISEE fino a 35mila € potrebbero contare su un bonus fino a 500 €. Per le coppie si parla di 300 € e 150 per i single.

Il Governo avrebbe anche inserito un fondo da 50 milioni di € che dovrà essere usato per coprire le spese di sanificazione delle strutture ricettive. Saranno compresi gli stabilimenti balneari e termali. Bisognerà adeguare gli spazi in base alle disposizioni di sicurezza. Il Bonus Vacanze per il Coronavirus potrà essere richiesto da lavoratori dipendenti e professionisti. L’importo cambia a seconda della grandezza del nucleo familiare. Lo sconto sarebbe fruibile al 90%, mentre il restante 10% sarà una vera e propria detrazione.

Come richiederlo

Per richiedere il Bonus Vacanze, i lavoratori dovranno comunicare che la detrazione d’imposta venga applicata dal sostituto d’imposta già nel mese successivo rispetto alla richiesta. Non è da escludere che la misura possa essere già definita per Maggio.

Il Governo, nel Bonus Vacanze, prevede di creare un fondo emergenziale da 1 miliardo di € per la tutela delle filiere in crisi. Si discute anche sulla sospensione delle tasse sul suolo pubblico fino al 31 Ottobre per bar e ristoranti. Inoltre i licenziamenti dovrebbero essere bloccati per cinque mesi, ampliando quindi il periodo stabilito dallo scorso decreto Cura Italia. La cassa integrazione aumenterà fino a 12 settimane e si lavora per una procedura semplificata dell’erogazione degli assegni, dopo le polemiche sui ritardi del sussidiario ai lavoratori.