17 Aprile 2020 - 11:12

Coronavirus: convivere con il virus nella fase 2. Ecco come

coronavirus basilicata New York

Nella fase 2 del coronavirus riaprono auto e moda. Già dopo il 25 aprile potrebbe arrivare il via libera anche allo sblocco dei cantieri e ai medici in azienda

Il Coronavirus continua a non dare tregua all’Italia, ma nonostante questo si pensa alla ripartenza, la “fase 2” sta per diventare realtà per alcuni comparti strategici del Paese. Già dopo il 25 aprile potrebbe arrivare il via libera per numerose aziende—dalla moda all’auto —ma anche di alcuni cantieri. Conte non ha ancora confermato nulla e si attende l’emanazione di un nuovo dpcm. Per il momento la linea del governo è procedere con estrema cautela, perché i contagi scendono con lentezza e in Lombardia si continuano a contare i morti. Convivere con il virus è la nuova parola d’ordine nel governo.

L’ipotesi più probabile è un provvedimento ministeriale, tra Sviluppo e Tesoro, per rimettere in moto alcune attività e imprese. La lista con i codici Ateco dovrebbe dunque allungarsi in attesa di varare le norme per la sicurezza dei lavoratori. Lunedì è previsto il consiglio dei ministri dove si discuterà di tutte le possibilità di riapertura di negozi e aziende durante la fase 2 del contagio da coronavirus.

I primi a riaprire

I settori sotto osservazione sono il tessile, la moda, la fabbricazione di autoveicoli, mobili e articoli in pelle. A rischio basso e quindi sulla via della riapertura anche l’industria del tabacco, l’estrazione di minerali metalliferi, le cave e le miniere.

Spostamenti limitati, invece, per chi ha più di 70 anni e meno di 18. Nella «fase 2» dell’epidemia da coronavirus resterà in vigore il divieto di assembramento e gli incontri, anche se con poche persone, dovranno essere comunque segnati dal distanziamento.