Covid-19, Europa preoccupata dalle varianti: nuova stretta sui viaggi
Pare che ad allarmare l’Europa sia l’ipotesi di una mutazione francese del Covid che andrebbe ad aggiungersi a quella inglese, sudafricana e brasiliana
Le frontiere europee restano aperte ma è prevista una nuova stretta sui viaggi tra i Paesi dell’unione: questo l’esito di una riunione notturna convocata in videoconferenza dai leader dell’Ue. Ad allarmare Bruxelles pare sia una nuova variante del Covid-19, quella francese che si aggiunge alle varianti inglese, sudafricana e brasiliana, tutte altamente contagiose. A questo si aggiunge la creazione di una nuova categoria nella mappa dell’incidenza Covid, una zona rosso scura, per indicare le zone ad alto rischio. “Dobbiamo ridefinire la nostra mappatura della geografia dell’epidemia per individuare le aree ad alto rischio, introducendo una categoria rosso scura. A chi parte da queste zone possono essere chiesti test prima di partire e la quarantena dopo l’arrivo. Tutti i viaggi non essenziali devono essere altamente scoraggiati”, ha spiegato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.
A farle eco è il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel: “Noi cerchiamo di trarre insegnamenti da quello che è accaduto” e “sappiamo che sarà probabilmente necessario adottare misure restrittive ulteriori per limitare i viaggi non essenziali” e “questo è l’orientamento e nei prossimi giorni cercheremo di coordinarci con il buon senso”.
Le misure adottate in Francia
Intanto il premier francese Macron ha comunicato che tutti i cittadini europei che entrano in Francia a partire da domenica a mezzanotte saranno sottoposti a tampone molecolare. Il test dovrà essere fatto 72 ore prima della partenza o meno, con l’eccezione dei viaggi cosiddetti essenziali. Accanto al test, è prevista una quarantena di sette giorni e l’esito di un secondo test per poter uscire.
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