Cristiano Ronaldo alla Juve: tutto quello che devi sapere
L’estate del 2018 passerà alla storia per il trasferimento di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid alla Juventus
Celebrato come “il colpo del secolo”, quella che ha portato Cristiano Ronaldo a vestire di bianconero è stata un’operazione che fino a qualche tempo fa sembrava possibile soltanto nei videogiochi. Da semplice voce, circolata verso la fine di giugno e l’inizio luglio, la notizia riguardante l’arrivo del portoghese in Serie A ha iniziato ad acquisire sempre maggior credibilità fino poi a concretizzarsi tra lo sbigottimento generale di tifosi e addetti ai lavori.
Lo scorso 10 luglio Cristiano Ronaldo è stato annunciato in pompa magna sui social network del club bianconero: il cinque volte pallone d’oro è arrivato a Torino per 117 milioni di euro. Dopo aver vinto tre Champions League di fila, l’asso portoghese (anche per via di problemi con il fisco spagnolo, sarebbe scorretto non sottolinearlo) ha scelto una nuova, intrigante sfida, sbarcando allo Juventus Stadium con l’intento di portare a Torino la “Coppa dalle grandi orecchie”. Di sicuro il suo tesseramento ha fatto crollare le quote serie A della Juventus come possibile vincitrice del campionato: se i bianconeri già spadroneggiavano, con il fenomeno portoghese sembrano destinati ad estendere ulteriormente il proprio dominio, almeno in Italia.
Dal giorno del suo arrivo ad oggi Cristiano Ronaldo ha monopolizzato le copertine dei quotidiani sportivi italiani oltre a portare in dote alla Juventus un seguito planetario da parte di utenti dei social network attivi in tutto il mondo (si calcola che i profili bianconeri abbiano segnato oltre 150 milioni di followers in più in pochi giorni). Non c’è telegiornale sportivo che non parli di lui e neanche noi possiamo fare eccezione, quindi ecco una serie di curiosità che riguardano Cristiano Ronaldo.
Curiosità su Cristiano Ronaldo
Iniziamo dal nome: il crack lusitano non è stato chiamato Ronaldo in onore del fenomeno brasiliano come molti avrebbero potuto erroneamente pensare. Il suo nome, infatti, si deve all’ex presidente degli Stati Uniti e attore Ronald Regan, di cui il papà di Cristiano era un grande fan.
Un’altra chicca riguarda il suo pseudonimo CR7: Cristiano ha iniziato ad utilizzare questo nomignolo una volta arrivato al Manchester United. Lì gli fu assegnata una maglia pesante come la numero 7 vestita in passato da fenomeni come George Best, Eric Cantona e David Beckham. Inizialmente il giovane Ronaldo non era molto incline ad indossare questo numero: viste le tante responsabilità, avrebbe preferito un più anonimo 28, ma alla fine si lasciò convincere e così nacque il mito di CR7, diventato oggi un brand di successo.
E pensare che la carriera di Cristiano Ronaldo si sarebbe addirittura potuta interrompere ancor prima di iniziare: quando aveva 10 ed era stato da poco tesserato dallo Sporting Lisbona, durante un controllo clinico i medici gli diagnosticarono una tachicardia congenita che gli causava delle disfunzioni a livello di battito cardiaco (e che sarebbe addirittura potuta risultare fatale). Per ovviare a questo pericolo fu necessaria una delicata operazione chirurgica in seguito alla quale il ragazzo poté proseguire la sua avventura nel calcio.
Un’ultima curiosità sul campione portoghese riguarda alcuni piccoli riti scaramantici che Ronaldo pratica prima di fare il suo ingresso in campo, svelati nella sua biografia pubblicata dal The Sun. Prima di ogni partita Ronaldo è solito indossare per primo il calzino destro. Lo stesso piede destro è il primo a calcare il campo. Un altro rito di CR7 riguarda il posto occupato sul pullman della squadra: il campione portoghese è famoso per la sua scelta di sedersi sempre in fondo. Un’abitudine in contrasto con gli aerei, dove invece prende sempre posto in prima fila.
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