9 Maggio 2020 - 10:48

David 2020: un’edizione a distanza. Trionfa “Il traditore” di Bellocchio

Un’edizione del David di Donatello sicuramente da ricordare. Candidati e premiati festeggiano dalle loro case. Trionfo del Traditore

Un’edizione unica, eccezionale come eccezionale è il tempo che stiamo vivendo, il David di Donatello 2020 premia Il traditore di Marco Bellocchio. Un anno fa l’esordio al festival di Cannes. Non solo miglior film ma altre cinque statuette importanti compresa miglior regia, miglior sceneggiatura originale, miglior montaggio, migliori attori protagonista Pierfrancesco Favino e non protagonista Luigi Lo Cascio. Un’edizione fatta di star che stanno a casa come i loro fan e gli applausi e gli abbracci provengono dai figli o dalle mogli, dai mariti. Una premiazione insolita, che non dimenticheremo.

Il cinema italiano con questa festa dei David di Donatello ha voluto dimostrare che è vivo e forte e nonostante si svolga in modo inedito e molto virtuale la cerimonia condotta da Carlo Conti dallo studio 2 di Via Teulada è stata una celebrazione del miglior “made in Italy” che si è visto sul grande schermo quest’anno. La serata è allo stesso tempo un omaggio al cinema di ieri, il più grande dei nostri registi, Federico Fellini, uno dei nostri più grandi attori, Alberto Sordi, che quest’anno compiono 100 anni, ma anche al cinema di domani. E poi il David speciale alla carriera alla quasi centenaria Franca Valeri, “icona dello spettacolo e della cultura italiana”

E la cerimonia comincia con il saluto del Presidente Sergio Mattarella che, tradizionalmente incontra i candidati e quest’anno ha dovuto salutarli per lettera. Ha ricordato le difficoltà del settore in questo momento difficile “i più penalizzati dall’emergenza“, e parlato del “cinema come arte del sogno che si realizza concretamente grazie a tanti professionisti che hanno un compito arduo sviluppare la cultura e tutelare il nostro patrimonio. Mi auguro un’esplosione di creatività come è stato il neorealismo dopo la seconda guerra mondiale” ha concluso il Presidente nella sua lettera.” L’impegno anche del ministro per i beni e le attività culturali Franceschini. “Lunedì incontrerò il mondo del cinema, quest’estate le piazze possono diventare grandi arene

I vincitori

Miglior film: Il traditore di Marco Bellocchio. Il regista è apparso entusiasta: “Ho vinto tre David in una serata, bel record“. Poi ha spiegato di rappresentare tutti coloro che hanno lavorato alla realizzazione del film, il merito è di tutti e ha concluso con una riflessione: “Bisogna vivere al meglio la propria vita, senza perdere tempo. Dobbiamo farlo anche per coloro che non ci sono più“.

Miglior regia: Marco Bellocchio per il film Il traditore. Bellocchio ha commentato: “Sono contento per me stesso, per gli attori, per gli altri candidati. Mi fermo qui perché non vorrei dimenticare qualcuno. Cosa aggiungere…ho 80 anni e spero di fare per un po’ di anni altri film che mi entusiasmano“. La famiglia, poi, lo ha abbracciato.

Migliore attore protagonista: Pierfrancesco Favino per il film Il traditore. La moglie Anna Ferzetti lo ha sorpreso con un bacio.

Migliore attrice protagonista: Jasmine Trinca per il film La dea fortuna. L’attrice ha espresso la sua stima alle altre candidate, poi, ha preso un cartonato di Angelina Jolie e ha ironizzato: “Viene lei al posto di mia figlia che non vuole comparire“. Poi, però, la piccola Elsa si è convinta e le ha dato un abbraccio velocissimo. Jasmine Trinca ha ringraziato tutti coloro con cui ha lavorato e ha aggiunto commossa: “Dedico il premio a tutti coloro che non solo mi hanno cresciuto ma che si sono presi cura di me“.

Migliore attrice non protagonista: Valeria Golino vince  ‘5 è il numero perfetto‘. L’attrice, che si è detta “emozionata e felice” ha commentato: “Dedico il premio all’Italia e a tutti noi, per questo tempo fragile e potente. Grazie alla tecnologia abbiamo potuto rincontrarci. È una gran bella cosa. L’anno prossimo però spero possiamo rivederci, gioire insieme, abbracciarci, baciarci e fare le cose belle che si fanno nella vita. Questa edizione credo che verrà ricordata non solo da me che ho vinto questo premio”.

Migliore attore non protagonista: Luigi Lo Cascio con il film Il traditore. I suoi bambini hanno fatto irruzione, esultando con lui. L’attore poi ha ringraziato la troupe e gli addetti ai lavori e ha aggiunto: “Voglio dedicare il premio a un attore che ci ha lasciato, Luigi Maria Burruano, che è mio zio. Poi lo dedico ai migliaia di lavoratori nello spettacolo, chissà quando torneremo. Spero che come tutti gli altri lavoratori non verremo dimenticati.

Migliore sceneggiatura originale: Marco Bellocchio – Ludovica Rampoldi – Valia Santella – Francesco Piccolo, Il traditore. In rappresentanza, è intervenuta Ludovica Rampoldi che ha commentato: “È un peccato non potersi abbracciare in questo momento. La quarantena ha dimostrato che le serie, i libri, i film leniscono il nostro dolore. Grazie ai creatori di storie“.

Migliore sceneggiatura non originale: Maurizio Braucci – Pietro Marcello, Martin Eden

Miglior produttore: Grøenlandia – Rai Cinema – Gapbusters – Roman Citizen – Con Rai Cinema, Il primo re

Migliore canzone originale:La Dea Fortuna (“Che Vita Meravigliosa” – Musica e testi di Antonio Diodato –  Interpretata da Diodato)

Migliore musicista: L’orchestra Di Piazza Vittorio – Il Flauto Magico Di Piazza Vittorio

Miglior regista esordiente: Phaim Bhuiyan per Bangla. Il regista ha ammesso: “Sono un po’ sconvolto”.

Migliore autore della fotografia: Daniele Ciprì, Il primo re

Miglior scenografia: Dimitri Capuani, Pinocchio

Miglior costumista: Massimo Cantini Parrini, Pinocchio

Miglior truccatore: Dalia Colli – Mark Coulier (Trucco Prostetico), Pinocchio

Miglior acconciatore: Francesco Pegoretti, Pinocchio

Miglior montatore: Francesca Calvelli, Il traditore

Miglior suono: Il primo re