Ddl Beneficenza, ecco le novità presenti nella bozza
Nel DDL Beneficenza, saranno previste sanzioni fino a 50mila € in caso di violazioni. Il testo è atteso oggi in Consiglio dei Ministri
Un nuovo decreto atteso per il nuovo Consiglio dei Ministri. Il testo del DDL Beneficenza è sul tavolo della riunione preparatoria del Consiglio dei Ministri. La bozza del nuovo decreto mette in campo vari aspetti abbastanza particolari previsti dal Governo. Tra questi, vi è sicuramente l’obbligo di indicare sui prodotti le finalità dei proventi e il destinatario della beneficenza, l’importo o la quota destinati a quel fine, e sanzioni da 5mila a 50mila €. Inoltre, è possibile la sospensione dell’attività per un anno se le azioni sono reiterate.
Nel testo del DDL Beneficenza è previsto, inoltre, l’obbligo di indicare all’Autorità quelle informazioni obbligatorie, nonché il termine entro cui sarà versato l’importo destinato alla beneficenza. Entro tre mesi da quella scadenza il produttore dovrà comunicare all’Autorità il versamento. La bozza recita le seguenti parole: “Nei casi di minore gravità la sanzione è diminuita fino a due terzi. In caso di reiterazione della violazione è disposta la sospensione dell’attività per un periodo da un mese a un anno.“
Gli influencer che violeranno le norme sulla trasparenza nelle vendite di prodotti a fini di beneficenza dovranno pubblicare sul proprio sito il provvedimento sanzionatorio ricevuto.
“L’Antitrust pubblica, anche per estratto, i provvedimenti sanzionatori adottati su una apposita sezione del proprio sito internet istituzionale, sul sito del produttore o del professionista destinatario della sanzione, su uno o più quotidiani, nonché mediante ogni altro mezzo ritenuto opportuno in relazione all’esigenza di informare compiutamente i consumatori a cura e spese del produttore o del professionista.” conclude la stessa bozza.
Il caso di Chiara Ferragni è sicuramente servito da monito, in questo caso. Infatti, la stessa premier Giorgia Meloni, poco più di un mese fa, aveva dichiarato: “Ci sono influencer che fanno soldi a palate mettendo vestiti o borse o promuovendo carissimi panettoni facendo credere che si farà beneficenza, ma il cui prezzo servirà solo a pagare cachet milionari.“
Il ddl Beneficenza in relazione a Chiara Ferragni
Impossibile, infatti, non pensare che le due cose possano essere correlate. La stessa premier Meloni ha voluto riferirsi implicitamente alla vicenda che ha visto coinvolta Chiara Ferragni negli ultimi tempi. Così, il DDL Beneficenza rischia di essere facilmente bollato come “legge Ferragni“. Vicende che, ha notato la premier nella sua ultima uscita pubblica, hanno evidenziato “un buco in termini di trasparenza nella normativa delle attività commerciali che hanno anche uno scopo benefico. Voluto o non voluto, adesso vi si può incappare“. Ed ecco spiegata la stretta in arrivo.
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