Decreto Sicurezza Bis: cosa prevede la nuova legge?
Il Decreto Sicurezza Bis prevede cambiamenti repentini su immigrazione e forze dell’ordine. Il decreto è stato approvato ufficialmente al Senato
Una novità, molti aggiustamenti e tantissimi cambiamenti. Il Decreto Sicurezza Bis è stato ufficialmente approvato dopo il voto al Senato. Il provvedimento messo a punto da Matteo Salvini ha come obiettivo quello di porre rimedio alla sua vecchia controparte. Le novità principali del nuovo provvedimento riguarderanno i temi di immigrazione e ordine pubblico. Ci sarà un maggiore restringimento per l’accesso delle navi e più controlli delle forze dell’ordine. Il tutto servirebbe a facilitare l’ordine pubblico. Ma analizziamo più a fondo il provvedimento.
Immigrazione e accesso delle navi
Grazie al Decreto Sicurezza Bis, il ministro dell’Interno acquisisce nuovi poteri, ergendosi di fatto a “deus ex machina”. Quest’ultimo, infatti, potrà limitare o vietare l’ingresso il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, per motivi di sicurezza. La misura sarà applicabile solamente quando si riterrà violato il testo unico sull’immigrazione e in caso di reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Le navi delle ONG riceveranno sanzioni da 150mila € fino a un milione in caso di violazione dei vari divieti. Inoltre, le stesse navi potranno essere messe sotto sequestro.
Ordine pubblico, forze dell’ordine e controlli
Saranno previste sanzioni per coloro che, durante una manifestazione, utilizzano razzi, fuochi artificiali, petardi, bastoni e altri oggetti pericolosi. Ulteriori aggravanti saranno riconosciute “qualora i reati siano commessi nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico“.
Il ministero della Giustizia assumerà con contratto a tempo determinato di durata annuale fino a un massimo di 800 collaboratori. Questi ultimi saranno affidati al personale amministrativo non dirigenziale. I fondi a disposizione saranno tre milioni e mezzo di € per il 2019 e oltre 24 milioni di € per il 2020.
Scatteranno maggiori controlli anche per quanto riguarda le manifestazioni sportive. L’accesso sarà vietato a “coloro che siano denunciati per aver preso parte attiva a episodi di violenza su persone o cose in occasione o a causa di manifestazioni sportive, o che nelle medesime circostanze abbiano incitato, inneggiato o indotto alla violenza“.
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