23 Maggio 2017 - 13:40

Doctor Who 10×06 “Extremis” – La recensione di ZonMovie

Doctor Who

La stagione finale di Moffat entra nel vivo. La recensione di Extremis, il sesto episodio della decima stagione di Doctor Who a cura della redazione di ZonMovie

 

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Quello andato in onda sulla BBC One questo sabato è stato senza alcun dubbio l’episodio di Doctor Who più bello della decima stagione dello show, nonché uno dei migliori del NewWho. Stephen Moffat ci introduce a questa trilogia centrale nel migliore dei modi, ma entriamo nel dettaglio

Trama

In luogo chiamato Haereticum, presentato come la blasfema e segreta biblioteca del Vaticano, c’è un antico libro conosciuto come Veritas. Nel corso della storia, chiunque abbia letto il libro ha perso immediatamente la propria vita. Ora una nuova traduzione è online, e il pericolo si sta propagando. Il Vaticano convoca il Dottore. Leggerà il Veritas? Può il Dottore sopravvivere alla più grande verità?

L’ora finale ha inizio

La fine di un’era ha posto le sue basi in Extremis, episodio che, non a caso, inizia con un iconico “Tanto tempo fa” . Il diabolico Moffatt ci porta su un pianeta a noi sconosciuto, che viene utilizzato per le esecuzioni dei più grandi criminali di qualsiasi razza che infestano l’universo. Il Dottore viene convocato per assistere, come da giuramento del Signore del Tempo del Capitolo Pridoniano, alla condanna a morte di un suo simile. Missy esce allo scoperto, dando al dottore delle sentite condoglianze per la morte di sua moglie, River Song.

Il ritorno di River Song

La Timelady appare dispiaciuta ma nel contempo emozionata di rivedere il suo vecchio amico nonostante tutto e, soprattutto, cosa davvero strana, implora Il Dottore di essere risparmiata, ancora una volta. Nel frattempo, un apparente monaco che poi si scopre essere nient’altro che Nardole, raggiunge il dottore. L’alieno racconta di essere stato convocato da River stessa, la quale gli ha dato anche l’ordine di “dargli un calcio nel sedere” se ce ne fosse bisogno.

River Song, il personaggio chiave delle prime stagioni scritte da Stephen Moffatt, ritorna per giocare la sua ultima carta. Lei sapeva tutto? Secondo quanto emerge nell’episodio, sembra che River sia pienamente consapevole dell’importanza del suo diario nella vita del Dottore. Ma la domanda è, rivedremo fisicamente la moglie del dottore ad un certo punto di questa stagione?

Missy

Che la rivedremo o no, resta il fatto che Twelve, dopo aver ascoltato le ultime parole scritte nel diario di sua moglie, decide di non uccidere Missy e di rinchiuderla nel caveau ancora viva, rispettando però la clausola che lo costringe  a sorvegliare il corpo della sua amica/nemica per circa mille anni. Cosa ha fatto Missy per meritare questa fine? In fondo è il maestro, e lui non è nuovo a situazioni del genere, specialmente se pensiamo alla serie classica. Ma una condanna a morte legata a doppio filo col dottore deve avere come ragione una questione ben più complessa.

Questa condanna avrà a che vedere con la sua precedente reincarnazione? Nel caveau c’è solo Missy? Nardole non aveva fatto riferimento a più persone presenti nel caveau durante lo scorso episodio? La trama ricca di flashback di questo episodio, legata strettamente a quella del presente, si conclude con una nuova serie di interrogativi. Missy è davvero il maestro? Lo scopriremo nei prossimi episodi. Moffat ha deciso di combinare gli elementi più importanti delle due fasi della sua era (River per quanto concerne la prima e Missy per la seconda) per regalare allo spettatore una stagione finale soddisfacente su tutti i punti di vista.

Missy nel flashback dell’episodio.

L’imprevedibilità degli avvenimenti

Extremis è stato, senza alcun dubbio, uno degli episodi con il colpo di scena finale migliori della serie. Il Dottore, ormai cieco e sempre più pensieroso, viene convocato dal Papa in persona per sciogliere il segreto contenuto nell’antico libro collocato nella sezione proibita, il Veritas.

Quello che segue è una serie di scene prive di apparente logica, con persone che si suicidano dopo aver letto il contenuto dell’opera divulgato online, la presenza dei Monks, nuove creature dal design creepy ed affascinante, ed infine dei portali che si aprono e danno l’accesso ad altri luoghi distanti tra loro. Queste scene trovano una motivazione solo attraverso la lettura del dottore dell’antico testo: tutto quello che abbiamo visto fin’ora non era nient’altro che una simulazione.

 

I Monks, nuove creature dell’universo di Doctor Who

Un demone spietato ha intenzione di conquistare la terra, e per farlo ha costruito questa realtà alternativa della storia umana, così da prepararsi al meglio e conoscere coloro che un giorno diverranno la sua schiavitù. Una volta venuti a conoscenza di essere nient’altro che persone ombra, essi mettono in pratica quello che viene, appunto, definito test ombra, come suggerito dal Veritas da milioni di anni: pensare ad un numero e dirlo ad alta voce.

Tutte le persone diranno lo stesso numero, perché il computer non riesce a numerare in maniera casuale: è la sua falla. Stanchi di essere morti decine e decine di volte e consci del fatto che non hanno scampo alcuno, i residenti di questo mondo alternativo si “disinstallano”, suicidandosi in nome del mondo reale, per avvertire loro che qualcosa sta arrivando, la vera guerra tra il demone e il terra è prossima a verificarsi.

Come avvertire definitivamente il mondo di questa incombente minaccia? Beh, il dottore, anche se non reale, lo capisce a fine episodio, la sua cecità può essergli d’aiuto. Egli manda una mail agli occhiali sonici del vero dottore, che ritroviamo davanti al caveau come durante i primissimi episodi dell’episodio. Nulla di quello che abbiamo visto è stato reale.

Moffat non poteva regalarci episodio migliore, grazie al colpo di scena finale, misto alla relazione sempre più divertente e consolidata tra Bill e il “duro” Nardole. La vera e propria guerra, una minaccia che non ha mai avuto eguali sulla terra sta arrivando. Il demone, di cui ancora non conosciamo né il nome né l’identità, si è preparato per secoli e secoli e conosce ogni singolo punto debole dell’essere umano e Twelve, perso nell’oscurità e in balìa dello sconforto, non si sente pronto ad affrontare ciò che avverrà.

Considerazioni finali

Extremis è un episodio dalle atmosfere dark, che non lascia spazio a quasi nessun momento leggero (forse solo le battute tra Nardole e Bill) e ti sciocca totalmente per il risvolto finale, dopo aver inserito diversi elementi della trama orizzontale, la quale prepara il telespettatore a quella che sarà l’ora finale. Dopo cinque episodi meravigliosi, ma allo stesso tempo preparatori, questa 10×06 può risultare come la premiere dell’atto finale di uno show che si appresta a concludere un’era di mirabilanti avventure.

L’ansia che lascia la fine dell’episodio non ha eguali e l’attesa per il prossimo diventa quasi insostenibile. Cosa accadrà durante questa annunciata guerra? Missy uscirà dal caveau? Quando rivedremo il maestro di John Simm? Vedremo l’interno della camera blindata? Cos’altro vi sarà nascosto?

VOTO: 10/10 (Ovviamente)

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