Draghi: “Dal 26 aprile sarà consentita la zona gialla”
In conferenza stampa il Premier Mario Draghi ha spiegato il piano per l’allentamento delle restrizioni e la riapertura di scuole ed attività
Il Premier Mario Draghi in conferenza stampa assieme al Ministro della Salute Roberto Speranza, ha annunciato le nuove importanti misure. I provvedimenti del Governo sono indirizzati verso una riapertura delle attività e delle scuole. I ristoranti alzeranno la saracinesca all’aperto anche di sera e in classe si rientrerà in zona gialla e arancione. Le nuove regole riguardano anche teatri e cinema.
Tra ottimismo e rischio calcolato
“Si può guardare al futuro con prudente ottimismo e fiducia”, ha dichiarato il Premier, per poi soffermarsi sui rischi delle riaperture. “Questo rischio che incontra le aspettative dei cittadini si fonda su una premessa: che i comportamenti siano osservati scrupolosamente, come mascherine e distanziamenti, nelle realtà riaperte.”
Le riaperture e la zona gialla
“La cabina di regia anticipa al 26 di questo mese l’introduzione della zona gialla, ma con un cambiamento rispetto al passato, nel senso che si da’ precedenza all’attività all’aperto, anche la ristorazione a pranzo a cena e alle scuole tutte, che riaprono completamente in presenza nelle zone gialla e arancione. In rosso vi sono modalità che suddividono in parte in presenza e in parte a distanza“.
L’andamento della campagna vaccinale
“La campagna di vaccinazione va bene, con tante sorprese positive e qualcuna negativa e questo è stato fondamentale per prendere le decisioni sulle riaperture”, ha sottolineato Draghi. Attualmente dei 6.036.397 italiani compresi nella fascia d’età 70-79 anni, 1.819.181 (il 30,14%) hanno ricevuto la prima dose di vaccino. 206.034 (il 3,41%) hanno ricevuto entrambe le dosi, i restanti 4.217.216 (il 69,86%) sono ancora in attesa della prima.
Le parole del Ministro Speranza
“Il principio che utilizzeremo in questa fase caratterizzata dalla gradualità si basa su dato: nei luoghi all’aperto riscontriamo una difficoltà significativa nella diffusione del contagio. Applicheremo questo principio nell’ambito della ristorazione e non. Auspico che il quadro epidemiologico migliorerà per programmare ulteriori aperture per le attività che non si svolgono all’aperto. Il primo luogo in cui investiremo il piccolo tesoretto accumulato è la scuola. Tutto il governo ritiene la scuola un’architrave fondamentale della nostra società. Poi in maniera graduale ulteriori attività economiche e sociali”. Queste le parole del Ministro della Salute.
La volontà di non tornare indietro
“Saranno definitive le riaperture? Quando ho parlato di rischio ragionato è questa la risposta: se i comportamenti sono osservati e sulla campagna vaccinale non ho dubbi che sarà sempre meglio la possibilità che si torni indietro è molto bassa e in autunno la vaccinazione sarà molto diffusa”, afferma Draghi.
I criteri di supporto alle imprese
Il Premier si è poi soffermato anche sul sostegno alle Imprese. “Il criterio adottato nel primo decreto è quello del fatturato ma ha suscitato perplessità in tanti per vari motivi. Il ministero sta pensando ad aggiungere, oltre a quello del fatturato, anche un criterio che riguarda l’utile, l’imponibile fiscale, in modo da vedere esattamente i soggetti più colpiti dalla pandemia. Naturalmente non si può aver tutto: con il fatturato i tempi sono molto rapidi, con altri parametri i tempi si allungano di tre o quattro settimane”.
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