12 Marzo 2021 - 18:27

Draghi in conferenza stampa conferma le direttive del Decreto

irpef

Una conferenza stampa riservata dove il premier Draghi ha parlato di vaccini, lavoro e delle nuove misure restrittive in vigore il prossimo lunedì

Dal prossimo lunedì nuove misure restrittive in arrivo. Meno severe di quello che ci si aspettava, segno che l’ala meno rigorista ha prevalso in parlamento. Intano il premier Draghi ha deciso di non attuare una conferenza stampa in diretta nazionale per annunciare le direttive del decreto. Segno inconfutabile della nuova linea seguita ma nel corso della giornata il Premier si è recato al centro vaccinale di Fiumicino dove ha rilasciato diverse dichiarazioni.

Ecco elencate le nuove misure.

Regioni gialle in arancione

Dal 15 marzo al 2 aprile (e nella giornata del 6 aprile) le regioni gialle vengono portate in arancione. Per quanto riguarda le visite a parenti e amici, fino al 2 aprile (e nella giornata del 6 aprile) nelle regioni che diventeranno arancioni sarà consenito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata, una sola volta al giorno, ” in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Lo spostamento non è consentito nei territori nei quali si applicano le misure stabilite per la zona rossa con gli stessi limiti già previsti dalle attuali norme”. Quindi da lunedì 15 marzo tutte le regioni (ad eccezione della Sardegjna bianca) saranno comunque o in zona rossa o in zona arancione.

Zone rosse automatiche e zone rosse locali

Come già richiesto dall’Iss verrà introdotto un automatismo per le zone rosse: scatteranno automaticamente quando l’incidenza settimanale dei casi supererà i 250 ogni 100mila abitanti. Questo per quanto riguarda le regioni. Inoltre presidenti di Regione o delle Province autonome di Trento e Bolzano potranno adottare le zone rosse nei territori che presentranno un incidenza settimanale oltre i 250 casi oltre 100mila abitanti o nelle aree “in cui la circolazione delle varienti determina un alto rischio di diffusività e oinduce malattia grave”.

Revisione dei parametri

Si sta valutando anche di modificare la modalità di assegnazione nelle diverse zone dando la precedenza a criteri come l’indice Rt, l’occupazione dei posti in terapia intensiva e il numero dei vaccinati.

Weekend rossi

La discussione nel governo è stata aperta e c’erano divisioni perché l’ala meno rigorista (vedi Lega) non vede di buono occhio un lockdown nei weekend. Ipotesi tramontata: almeno nella bozza del nuovo decreto non se ne fa cenno. Si è scelta la strada di eliminare le zone gialle, di stringere a Pasqua e inoltre da lunedì molte saranno le regioni già in rosso.

Coprifuoco

La discussione aveva riguardato in questi giorni anche il coprifuoco (adesso dalle 22 alle 5). Nella bozza de decreto non se ne fa cenno. Quindi rimane dalle 22 alle 5.

La conferenza di Draghi

Sono consapevole che le misure di oggi avranno conseguenze sull’istruzione, sull’economia e sullo stato psicologico di noi tutti”; tuttavia “erano necessarie”, in quanto in caso di ulteriori peggioramenti bisognerà prendere “decisioni ancora più dure”. Arrivano dritte alla pancia queste parole di Draghi durante la sua conferenza nel centro vaccinale a Fiumicino. La situazione è critica, il governo lo sa e lavoro per far in modo che non peggiori.

Il presidente Draghi si è soffermato anche sul tema dei vaccini, in particolare dopo le notizie dei diversi decessi registrati nelle ultime ore. Draghi ha confermato che il vaccino Astrazeneca è “sicuro” in quanto il parere dell’Aifa – condiviso anche da molti scienziati – è che “non c’è alcuna prova di un legame tra questi eventi e la somministrazione del vaccino”.