28 Maggio 2020 - 12:42

Election day, scontro tra Governo e Regioni. Molte chiedono voto anticipato

palazzo chigi governo

Braccio di ferro di cinque regioni sull’Election Day. Molte di loro chiedono voto a Luglio e si scontrano con il ministro dell’Interno Lamorgese

Sull’Election day un ulteriore scontro tra Governo e Regioni. Al tavolo con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, i toni della trattativa si sono inaspriti. Vincenzo De Luca alza la voce a nome dei colleghi, affermando che “se il Governo insiste sul voto regionale il 20 Settembre, noi governatori ci ritiriamo da tutti i tavoli aperti, compreso quello sulle riaperture”. Alcuni governatori regionali, tra cui De Luca e Zaia, vorrebbero infatti anticipare la data della tornata elettorale. La data ipotizzata da molti sarebbe quella di Domenica 26 Luglio.

Anticipare l’Election Day però appare sempre più impossibile. Soprattutto dopo il prolungamento dei mandati di ulteriori 3 mesi. “Riteniamo inopportuna la fissazione di una data che pregiudichi la riapertura delle scuole”, scrivono in una lettera i presidenti di Veneto, Liguria, Marche, Campania e Puglia esprimendo appunto la loro contrarietà all’ipotesi 20 settembre. Dal Viminale arriva però la precisazione che i governatori delle Regioni possono indire le elezioni secondo il loro piacimento, purché si tengano a Settembre.

Prima di allora, non si potrà indire alcun tipo di voto. A questo punto, appare scongiurato ogni tentativo di elezione anticipata a luglio. Anche perché, sottolineano dal Governo, il Comitato tecnico scientifico ha già escluso per ragioni sanitarie l’apertura dei seggi a inizio estate e fino ad Agosto. Dunque, almeno fino ad Autunno (ma probabilmente anche Autunno inoltrato) le schede elettorali sono destinate a rimanere chiuse negli scatoloni di casa.