5 Settembre 2022 - 11:39

Emanuele Crialese: “L’Immensità è un film fortemente autobiografico”

Presentato ieri al Festival di Venezia 2022, "L'Immensità"è il film più personale e intimo del regista Emanuele Crialese

Emanuele Crialese

Prosegue a tutto ritmo il programma serratissimo del Festival di Venezia 2022, con soli 5 giorni dalla sua fine. ieri, domenica 4 settembre è stata la giornata de L’immensità di Emanuele Crialese ( insieme a The Whale di Darren Aronofsky e I figli degli altri di Rebecca Zlotowsk), terzo film italiano in concorso.

L’Immensità di Emanuele Crialese, è ambientato nella Roma degli anni ’70, in cui si racconta di Clara (Penelope Cruz) che tenta di ottenere un divorzio da un marito violento, Felice. Sono invece gli occhi di Adriana ad osservare la fine del matrimonio tra i suoi genitori, con le tensioni che crescono giorno dopo giorno. Adriana che non si riconosce nel suo corpo perché vuole essere un maschio.

Un film che Emanuele Crialese, già regista di pellicole quali “Nuovomondo” e “Terraferma”, ha fortemente voluto. Come lui stesso ha raccontato in un’intervista esclusiva concessa a “Il Corriere della Sera”: “Mi riguarda molto da vicino. Ma non è un film sulla transizione e sul coming out, sarebbe disinformazione. Io poi sono sempre stato out. È un film fortemente autobiografico”.

Parlando infatti del suo percorso di transizione, Emanuele Crialese, nato Emanuela e poi diventato Emanuele, ha confessato: “Per cambiare la a con la e, ho dovuto lasciare un pezzo del mio corpo, il pegno che mi ha chiesto la società, sennò non avrei potuto cambiare nei documenti. Non c’è film che non sia autobiografico. Si raccontano le proprie ossessioni e passioni.” 

Crialese ha poi raccontato di come in realtà, questa pellicola sia stata per lui un progetto inseguito a lungo nel corso degli anni: “È il film che inseguo da sempre, il più desiderato. E’ sempre stato “il mio prossimo progetto”, un’esplorazione, un viaggio nella memoria. Ora sono pronto. Se l’avessi fatto prima sarebbe stato palloso e didascalico, un poveraccio che usa la crisi di genere“; aggiungendo di come aspettare di acquisire la giusta maturità artistica per realizzare il suo ultimo lungometraggio: “Ho aspettato per avere consapevolezza di me e del linguaggio del cinema. Si racconta una storia quando si è capaci di esprimersi: una rinascita. Ecco, ero pronto a rinascere“.

Clicca qui per vedere il trailer de “L’Immensità” di Emanuele Crialese.