25 Gennaio 2020 - 15:08

Emilia, la Borgonzoni vuole stracciare le leggi del PD

borgonzoni

Alla vigilia del voto in Emilia-Romagna, Lucia Borgonzoni, candidata della Lega, rilascia un’intervista a “il Giornale” nella quale spiega i punti salienti del suo programma: “Meno burocrazia e più meritocrazia”

Il giorno del verdetto ormai è vicino, domani si vota in Emilia e 3,5 milioni di cittadini sono chiamati alle urne per eleggere il Presidente della Regione e i componenti dell’assemblea legislativa.

Lucia Borgonzoni è stata una delle protagoniste di questa campagna elettorale e insieme a Stefano Bonaccini si contenderà la vittoria finale. La candidata della Lega è stata più volte attaccata sia per il fatto di essere oscurata da Salvini durante i comizi, sia per una debole conoscenza della Regione che più volte l’ha fatta cadere in gaffe surreali.

Oggi, nell’intervista rilasciata a Il Giornale, la Borgonzoni ha parlato di questo ma anche di tutte le idee che ha per cambiare il sistema Emilia costruito in questi anni da Bonaccini.

La candidata ci tiene a dare subito il suo diktat:”Meno burocrazia, più meritocrazia”. In caso di vittoria la Borgonzoni a già le idee chiare: “Il primo punto sarà alleggerire la burocrazia. Lo stesso vale per i bandi regionali: neanche un ingegnere aerospaziale riesce a capirli, a meno di avere un amico nell’ufficio dove è stato scritto…”. 

Altro tema di grande discussione è quello che riguarda la sanità: “Vantiamo certo grandissime eccellenze. Però ci sono alcuni problemi. Le liste di attesa sono lunghissime. Quando chiedi una visita, se hai i soldi e paghi te la danno dopo una settimana”

Sulla questione, poi, dei micro-campi rom, la Borgonzoni ci va giù pesante:”Se vinciamo, stracceremo immediatamente la legge. Tutti i campi sono nati ‘piccoli’ e poi si sono ingranditi. Quindi se prendi un accampamento e lo dividi in tre, tra qualche anno avrai tre posti sovraffollati”