Ermal Meta in difesa di Mahmood: “Non può essere una colpa vincere”
Ermal Meta si è esposto sulla questione “vittoria Mahmood” e lo ha fatto senza troppa retorica con un messaggio forte e di impatto. Via Twitter il cantautore ha ricordato che la musica non ha passaporti ed è giusto rendere onore a chi ha vinto
Ermal Meta non ci ha pensato due volte a dire la sua sul Festival di Sanremo e sul suo vincitore. Con un tweet ben scritto ha sbeffeggiato le infinite polemiche che hanno infangato la vittoria di Mahmood riducendola ad un siparietto mediatico e politico:
“A tutti coloro che dicono che la vittoria di @Mahmood-Music sia una vittoria politica: non buttate merda su una cosa bella. La musica non ha passaporti, ma se proprio ci tenete a “controllare” quello di Alessandro è un passaporto italiano. E anche se non lo fosse, #stica
L’intenzione di Ermal Meta è soprattutto quella di rendere giustizia alla musica, unica ed indiscussa protagonista della kermesse. La musica insomma è una cosa seria, indipendentemente dai gusti personali e dalle preferenze di genere che si possono avere, non merita quindi di essere etichettata con colori di pelle o passaporti. Quella di avere origini italo-egiziane non può e non deve essere una discriminante a sfavore di Mahmood, banalizzando il suo trionfo e rendendolo mero bigottismo politico. In un altro tweet il cantante di Vietato morire ha chiarito anche questo altro aspetto:
“Per coloro che non hanno capito. Non ho detto che ha vinto la canzone migliore anche perchè non esiste la canzone migliore. Si tratta di gusti e il mio lo sapete già… dico solo che è giusto onorare il vincitore perché non può essere una colpa vincere. W la musica”
Ermal Meta al Festival di Sanremo ha partecipato ben 3 volte. La prima nel 2016 nella categoria giovani con il singolo Odio le favole. La seconda nel 2017 quando è arrivato sul podio, questa volta tra i big, classificandosi al 3° posto con il brano Vietato morire e ottenendo nella stessa edizione il premio della critica “Mia Martini” e quello di miglior cover con la rivisitazione di Amara terra mia di Modugno. E in ultimo lo scorso anno ha portato a casa la 68esima Palma d’Oro in duetto con Fabrizio Moro che con la drammatica Non mi avete fatto niente hanno rappresentato l’Italia agli ESC 2018 di Lisbona ottenendo un ottimo 5° posto.
Ermal Meta ha accompagnato Simone Cristicchi nel corso della serata dedicata ai duetti, eseguendo una versione di Abbi cura di me che ha reso il brano ancor più prezioso e piacevole all’ascolto. La trama bassa e drammaturgica di Cristicchi si è mescolata con le vertiginose e acute note toccate da Ermal, la resa finale è stata una performance toccante da vedere e rivedere.
Attualmente impegnato in una tournée teatrale insieme con gli Gnu Quartet questo artista dall’animo delicato e dal falsetto da capogiro, è tra le firme più interessanti del recente cantautorato italiano. Il pop contemporaneo si contende la sua penna che ha già scritto per Marco Mengoni, Emma, Francesco Renga, Patty Pravo, Lorenzo Fragola, Giusy Ferreri e tanti altri. Una conferma giorno dopo giorno, una conquista per la musica italiana.
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