Etichette “deterrenti” sulle bottiglie di vino: ok dall’Ue
"Il consumo di alcol provoca malattie del fegato", "alcol e tumori mortali sono collegati"; sono due delle frasi deterrente che presto potremmo trovare sulle etichette delle bottiglie di vino
L’Unione Europea ha dato il disco verde alla norma che permetterà all’Irlanda, Paese apripista tra quelli del vecchio continente, di apporre alle bottiglie di vino, birra e liquori etichette che facciano da monito sui rischi per la salute collegati al consumo di alcol.
Le nuove etichette, simili nel tono a quelle che da anni possiamo leggere sui pacchetti di sigarette, dovranno contenere la quantità di alcol in grammi (e non più in percentuale), un pittogramma inerente i rischi che potrebbe comportare il consumo di alcol eccessivo in gravidanza, un link ad un sito web su alcol e salute ed infine una frase deterrente, a ribadire il legame tra le malattie del fegato e il consumo non controllato di alcolici (“Il consumo di alcol provoca malattie al fegato”) che nei casi più estremi provoca tumori mortali (“Alcol e tumori mortali sono collegati”).
Alla norma di stampo europeo, sulla quale si discute almeno dal 2021 e che mira a porre un freno a quella che in Irlanda è una vera e propria emergenza sanitaria, si sono opposti nove Stati Membri, tra i quali Francia, Spagna e Italia.
In particolare Coldiretti, per bocca del presidente Ettore Prandini, ha parlato di un “un attacco diretto all’Italia” che non solo “rischia di criminalizzare ingiustamente prodotti specifici indipendentemente dalle quantità consumate” ma potrebbe senz’altro avere pesantissime ricadute economiche ed occupazionali su tutta la filiera. Basti pensare che il nostro Paese, con il vino prodotto ed esportato, fattura annualmente 14 miliardi garantendo più di un milione di posti di lavoro.
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