11 Luglio 2016 - 03:09

Euro 2016, Portogallo nella storia: è trionfo!

I portoghesi superano i padroni di casa della Francia con un gol di Eder al 110′ e conquistano il loro primo trofeo a livello internazionale. CR7, uscito a metà primo tempo per infortunio, trascina i suoi compagni dalla panchina fino all’ultimo istante. Per i Blues è doccia fredda

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PER LA PRIMA VOLTA NELLA SUA STORIA, IL PORTOGALLO E’ CAMPIONE D’EUROPA!

Il calcio non smette mai di regalare emozioni e colpi di scena, e forse proprio per questo può essere considerato uno degli sport più belli al mondo. Emozioni che non mancano nell’ultimo atto degli Europei 2016, disputati in Francia ed arrivati alla loro 15esima edizione. Di fronte, a giocarsi la finale ed il titolo europeo, si ritrovano i padroni di casa francesi, nettamente favoriti dal pronostico e guidati da un Griezmann in splendida forma, e il Portogallo di Cristiano Ronaldo, voglioso di cancellare il drammatico epilogo del 2004, anno in cui proprio la selezione portoghese fu sconfitta in casa dalla Grecia.

Dopo 120 minuti di battaglia, è il Portogallo ad avere la meglio, nonostante la pesante assenza dello stesso Ronaldo, il quale lascia il campo al 24′ dopo un duro scontro con Payet che lo costringe a dare forfait. A decidere la gara è l’uomo che non ti aspetti, Eder, attaccante del Lille entrato all’80’ per prendere il posto di Renato Sanches; il suo ingresso cambia volto all’incontro, consentendo alla sua nazionale di alzare il baricentro e garantendo forza fisica là davanti, utile a dieci dal termine del secondo tempo supplementare con una botta dalla distanza che si insacca all’angolino destro della porta di Lloris.

IL CAMMINO DELLE DUE FINALISTE   Le due squadre arrivano all’importante appuntamento dopo aver effettuato percorsi differenti. I Galletti, dopo essersi classificati in prima posizione nel girone di qualificazione, superando Svizzera, Albania e Romania, sono riusciti a far fuori Irlanda, Islanda e i campioni del mondo della Germania nella fase ad eliminazione diretta, dimostrando grande compattezza e proponendo un bel gioco; gli uomini di Fernando Santos, invece, hanno disputato un campionato europeo al di sotto delle aspettative, passando il primo turno soltanto come miglior terza dopo tre pareggi deludenti con Austria, Ungheria e Islanda, compagini con un tasso tecnico fortemente minore rispetto a quello di CR7 e compagni.

Da qui in avanti i rossoverdi, pur trovandosi di fronte squadre nettamente alla portata, come Croazia e Polonia, soffrono parecchio, riuscendo ad avere la meglio nei tempi supplementari con i primi e soltanto ai calci di rigore con i secondi; il Portogallo, dunque, si presenta in semifinale senza aver mai vinto nell’arco dei 90 minuti, con un gioco non all’altezza di giocatori del calibro di Ronaldo, Nani e tanti altri. La gara con il Galles, però, porta dei segnali incoraggianti, dove finalmente viene fuori la personalità della squadra, trascinata dal suo leader, il campione del Real Madrid.

Adesso la finale, in una sfida di grande fascino e dal risultato apertissimo.

Ronaldo esce in barella.

PORTOGALLO – FRANCIA 1-0: la cronaca

Didier Deschamps, tecnico dei padroni di casa, conferma gli stessi 11 che hanno steso la Germania di Low in semifinale: un 4-2-3-1 che vede dunque nuovamente la presenza di Umtiti alle spalle di Koscielny al centro della difesa, con Evra e Sagna sulle corsie esterne. In mezzo al campo Matuidi e Pogba, i quali hanno l’importante compito di far ripartire l’azione di rimessa, garantendo copertura ed equilibrio alla squadra. I trequartisti sono Payet, Sissoko e il capocannoniere Griezmann, pronti ad agire dietro l’unica punta Giroud.

Il Portogallo si affida ad un 4-1-3-2, con il prezioso ritorno di William Carvalho a centrocampo, dopo il turno di squalifica che non gli ha consentito di prendere parte alla semifinale; il 24enne giocatore dello Sporting Lisbona si riprende il suo ruolo da titolare, con Danilo che torna in panchina. Accanto a lui agiscono Joao Mario, Adrien Silva e Renato Sanches, mentre in avanti il tecnico Fernando Santos sceglie ancora la coppia Nani-CR7. In difesa rientra Pepe dopo la squalifica di una giornata e si riprende il suo posto al fianco di José Fonte; sulle fasce ci sono Cedric a destra e Raphael Guerreiro a sinistra.

Primo tempo   Inizio da incubo per il Portogallo, che non riesce ad uscire dalla propria metà campo e ad imporre il proprio gioco: troppi gli errori in mezzo al cerchio di centrocampo che consentono ai francesi di mettere in apprensione la retroguardia portoghese, come all’11’ quando Griezmann, deviando di testa su suggerimento di Payet, chiama Rui Patricio al miracolo salva- risultato. Al 24′ colpo di scena! Ronaldo perde il contrasto con Payet e termina a terra; per lui tanta fatica e tanto dolore che non li consentiranno di proseguire più la gara, nonostante i suoi apprezzabili tentativi di rimanere in campo. Il numero 7 non ce la fa ed esce in lacrime: al suo posto Quaresma, decisivo nelle sfide con Croazia e Polonia.

Sul finire di tempo altra opportunità per i Blues, grazie ad uno scatenato Sissoko capace di seminare il panico nella retroguardia rossoverde con un mix di tecnica e forza fisica impressionante: il talento del Newcastle, dopo essersi liberato in maniera pregevole di Cedric, calcia verso la porta ma Rui Patricio è attento e non si fa sorprendere. (Alla fine della partita, l’estremo difensore portoghese si rivelerà uno dei migliori in campo). Non succede nient altro, si va al riposo sullo 0-0.

Secondo tempo   La ripresa cala di intensità nella prima fase, con il Portogallo che riesce ad organizzarsi in maniera adeguata nonostante l’assenza del suo leader indiscusso. Al 58′ Deschamps  decide di giocarsi la carta Coman al posto di uno spento Payet, mai pericoloso nel corso della gara; il cambio è più che mai azzeccato, con l’esterno del Bayern che mette in apprensione la difesa avversaria con i suoi improvvisi cambi di passo e con la sua velocità capace di tagliare in due la difesa. Al 67′ è suo il cross per Griezmann, che da solo in area spedisce incredibilmente alto, graziando così i portoghesi.

Ancora Francia in attacco, con Giroud che incrocia bene ma trova la perfetta opposizione di Rui Patricio, ancora una volta decisivo. Sul versante opposto è bravo anche il numero 1 dei galletti, Lloris, il quale è bravo a recuperare la posizione dopo un tiro cross di Nani e a smanacciare verso l’esterno il pallone, sul quale si avventa Quaresma che ci prova con una spettacolare rovesciata, ma il portiere del Tottenham non si fa sorprendere e fa sua la sfera.

La gioa dei giocatori portoghesi al gol di Eder.

Dopo l’occasione per il Portogallo, i padroni di casa tornano in avanti e si rendono insidiosi all’84’ con un bolide dalla distanza di Sissoko, ma per l’ennesima volta Rui Patricio nega la gioia del gol al giocatore di origine maliane. La chance più nitida, però, arriva allo scadere, esattamente al 92′, con il neo entrato Gignac che si libera bene in area dalla marcatura di Pepe e tira verso la porta avversaria: questa volta il portiere portoghese è battuto, ma tra la punta del Tigres e il gol vittoria, che significherebbe titolo di campione alla Francia, c’è il palo interno. Si resta dunque sull’1-1 e si va ai tempi supplementari, che si riveleranno decisivi.

Tempi supplementari    Il primo tempo regala una sola emozione, con un colpo di testa di Eder, sugli sviluppi di un corner, parato con qualche difficoltà da Lloris. Nella ripresa i rossoverdi pareggiano il conto dei legni, con una punizione di Raphael Guerreiro che si stampa sulla traversa, con il portiere dei Blues comunque sulla traiettoria. Al 110′ arriva il gol del Portogallo con Eder: la punta del Lille si libera di Koscielny, non perfetto nell’occasione, e fa partire un tiro potente e preciso dai 25-30 metri che non lascia scampo a Lloris e si infila nell’angolino destro della porta francese.

Esplode la gioia nella panchina portoghese, mentre cala il silenzio allo Stade de France, con i sostenitori della squadra di casa pietrificati. Gli ultimi 10 minuti di gara vedono la Francia cercare di riequilibrare l’incontro ma senza successo. Il Portogallo, infatti, guidato da un Ronaldo scatenato in panchina nel dare indicazione ai suoi compagni e ad incitarli a non mollare, controlla agevolmente il punteggio senza rischiare nulla fino al triplice fischio finale dell’inglese Clattenburg.

L’Europeo 2016 scrive un’altra pagina importante di storia, aggiungendo al suo albo una nuova nazionale, il Portogallo, per la prima volta sul tetto d’Europa e vincitore di una manifestazione internazionale.

Tabellino gara

Portogallo (4-1-3-2): Rui Patricio, Cedric, Pepe, José Fonte, Raphael Guerreiro, Adrien Silva (J.Moutinho), Renato Sanches (Eder), William Carvalho, Joao Mario, Nani, C. Ronaldo (Quaresma).

Francia (4-2-3-1): Lloris, Evra, Koscielny, Umtiti, Sagna, Pogba, Matuidi, Sissoko (Martial), Payet (Coman), Griezmann, Giroud (Gignac).

Arbitro: Clattenburg (Inghilterra).

Stadio: Stade de France (Saint-Denis).

Ammoniti: Cedric, Joao Mario, Raphael Guerreiro, William Carvalho, Rui Patricio (Portogallo) – Pogba, Koscielny, Umtiti, Matuidi (Francia).

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