23 Aprile 2021 - 15:35

Firenze cancella Iva su assorbenti e tamponi, abolita la tampon tax

firenze tampon tax

Firenze cancella la tampon tax su assorbenti e tamponi dopo due anni dal voto sulla mozione della consigliera Laura Sparavigna

Dopo due anni è stata accolta e messa in atto la mozione presentata da Laura Sparavigna al Comune di Firenze, da oggi nella città toscana non si pagherà più l’Iva su assorbenti e tamponi. Un passo avanti per tutta la comunità da cui tutta Italia dovrebbe prendere spunto. Ad oggi infatti assorbenti e tamponi sono ancora tassati con l’Iva al 22% perché non riconosciuti beni di prima necessità. La tassa è stata abbassata solo per assorbenti biodegradabili e compostabili che non vengono però utilizzati da tutte le donne.

Il ciclo non è un lusso eppure in Italia l’Iva sugli assorbenti è al 22%: la tassazione prevista per i prodotti non di prima necessità (ostriche, sigarette) come se potessimo scegliere se avere o meno il ciclo. Persino al tartufo è toccata una sorte migliore: ritenuto bene essenziale, ha l’Iva al 4%“. Queste le parole con cui la consigliera del Comune di Firenze, Laura Sparavigna, commentò la tampon tax.

Soprattutto adesso in piena emergenza epidemiologica e quindi di crisi socio-economica l’Italia ha bisogno più che mai dell’eliminazione della tampon tax. All’estero intanto molti governi rivalutano la tampon tax. La Spagna aveva annunciato già lo scorso anno il passaggio dell’Iva sui prodotti per l’igiene femminile dal 10% al 4%, cioè la tassazione applicata ai beni di prima necessità in base all’attuale normativa. Mentre la Scozia si è distinta per un’iniziativa che prevedeva la distribuzione di assorbenti gratuiti alle studentesse nelle scuole e nelle Università, inizialmente limitata ad un’area circoscritta e poi estesa in tutto il Paese. La Francia invece ha ridotto la Tampon Tax dal 20% al 5,5% già a dicembre 2015, mentre in Belgio la tassazione è scesa dal 21% al 6%, la stessa percentuale già applicata nei Paesi Bassi. In ultimo, la Gran Bretagna ha ridotto la tassazione sui prodotti femminili dal 20% al 5% nel 2000 e l’Irlanda non la applica affatto.