8 Febbraio 2017 - 14:27

Francia shock, due casi di cronaca scuotono l’opinione pubblica d’oltralpe

Francia, presa della bastiglia

Due terribili casi di cronaca stanno scuotendo l’opinione pubblica in Francia. Protagonisti di queste storie un giovane di colore e un bimbo di soli 5 anni

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La violenza nella sua forma più brutale e scioccante è il filo conduttore di due terribili storie che arrivano dalla Francia. Theo e Yanis, due innocenti vittime della stupidità umana.

Theo

Un giovane uomo aggredito dalla polizia, sullo sfondo le proteste che da tre giorni stanno infiammando le banlieue francesi. Theo, 22 anni, ha subito le vessazioni da parte della polizia solo per il fatto di essere presente alle manifestazioni di piazza. Secondo quanto ricostruito dal giovane, gli agenti gli avrebbero chiesto i documenti e poi lo avrebbero scaraventato e terra e picchiato. Uno dei 4 poliziotti colpevoli di questo episodio, già di per sé gravissimo, sarebbe stato incriminato anche per violenza sessuale.

Theo, infatti, ha raccontato di essere stato sodomizzato con il manganello telescopico. La solidarietà al giovane e alla sua famiglia è stata espressa dal Presidente Hollande, che si è recato a fare visita a Theo in ospedale, e lo ha lodato per il suo comportamento esemplare. Il 22enne, infatti, ha rivolto un messaggio alla Francia e ai parigini, invocando la calma “So quello che sta accadendo. Amo la mia città e quando tornerò vorrei ritrovarla come l’ho lasciata. Quindi, ragazzi, stop alla guerra. Pregate per me”.

Il poliziotto accusato di stupro si è difeso definendo l’episodio un “incidente“, ma il video delle telecamere di sorveglianza, che mostra il pestaggio in tutta la sua crudezza, inchioderebbe l’agente alle sue responsabilità.

Yanis

Punito per aver bagnato il suo lettino. La storia di Yanis, 5 anni, arriva dalla regione del nord – Passo di Calais, dove il piccolo viveva con la sua famiglia. Parliamo al passato perchè la giovane vita di Yanis è stata spezzata in una fredda notte di febbraio, quando la sua giovane madre e il patrigno hanno scelto di punirlo con un provvedimento che ricorda i collegi militari di fine 800.

Yanis è stato costretto a correre all’aperto, indossando solo i calzini e le mutandine ancora bagnate. Il suo corpo è stato rinvenuto attorno alle 2.30 di notte, nei pressi di un capannone in cui il patrigno aveva vissuto in passato.

La donna che avrebbe dovuto prendersi cura di lui ha solo 23 anni, il patrigno 30, e sono entrambi incensurati. Ma nonostante non si siano macchiati di reati punibili fino a quel momento, l’autopsia sul corpo del piccolo ha appurato che questa non era la prima punizione per Yanis, che aveva sul corpo alcuni segni di violenza risalenti presumibilmente ad alcuni giorni prima. La morte sarebbe stata causata da un trauma cranico, ma il bimbo aveva anche diversi lividi sul volto e il naso rotto.

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