Gelo al G20. Putin e Obama non riescono ad accordarsi sulla Siria
Gelo al G20. Putin e Obama non riescono ad accordarsi sulla Siria e il “cessate il fuoco” è sempre più lontano
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Gelo al G20. Barack Obama e Vladimir Putin non riescono a lasciare a casa la reciproca diffidenza, che è andata ancora di più peggiorando negli ultimi mesi, rendendo la divergenza di vedute tra i due sempre più insanabile. Intanto Aleppo è sempre di più una città in rovina, in un territorio dove i civili sono stati buttati con la forza nel calderone di una insensata guerra che ormai ha perso l’ideologia iniziale e va avanti grazie agli appoggi esterni, di questo o quel capo di Stato che parteggia per gli antagonisti. Come gli antichi déi nella guerra di Troia, gli déi moderni sono Vladimir Putin e Barack Obama che lasciano prevalere i propri personali interessi.
Il G20 economico di Hangzhou, in Cina, ha visto concretizzarsi lo storico accordo sul clima, ma non ha potuto annoverare tra i suoi successi anche quello sulla Siria, tutt’altro. Il gelo tra i due leader è apparso immediatamente evidente, e la discussione ufficiosa che hanno affrontato Obama e Putin non ha portato al “cessate il fuoco” tanto auspicato. La questione principale riguarda la creazione di un corridoio umanitario per Aleppo, che non trova i due leader d’accordo, con i negoziatori che non riescono in alcun modo ad uscire dal pantano della situazione siriana.
Emblema di questo G20 è l’immagine della stretta di mano tra i due leader. Nella foto si vedono Obama e Putin che si danno la stretta di mano “di rito”, ma il gelo tra i due è evidente sin dallo sguardo che si scambiano. Obama allunga la mano, con scarsa convinzione e la più emblematica espressione di circostanza che si sia mai vista, mentre Putin risponde al gesto con ancor meno convinzione del collega. E intanto in Siria la gente muore.
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